Nel ponte di Natale la Tuscia viene illuminata dalle rievocazioni in costume della Natività

Il presepe vivente di Civita di Bagnoregio
Dopo due anni di fermo causa Covid-19 e varianti, riparte nella Tuscia la gara tra i borghi a chi realizza le più suggestive e affascinanti rappresentazioni in costume...

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Dopo due anni di fermo causa Covid-19 e varianti, riparte nella Tuscia la gara tra i borghi a chi realizza le più suggestive e affascinanti rappresentazioni in costume della Natività che sappiano coniugare su un unico orizzonte devozione, tradizione, spettacolo, promozione turistica. Breve e sintetica guida di quanti, tra il 25 e il 26 (a poi a inizio nuovo anno), incastonano i presepi viventi nei centri storici, nei parchi, nelle aree archeologiche, nei castelli medievali coinvolgendo decine di figuranti. Le prime uscite sono fissate nel giorno di Santo Stefano.

Bassano in Teverina realizza il presepe vivente medievale nella cornice dell’antico borgo, tra vicoli e grotte, alla scoperta di antiche tradizioni, antichi sapori e odori che animavano la vita la notte in cui, tanto tempo fa, nasceva Gesù. A Civita di Bagnoregio, prima puntata per “appuntamento unico nel suo genere – dicono gli organizzatori -  capace di regalare emozioni e atmosfere davvero straordinarie”, grazie al panorama mozzafiato della Valle dei Calanchi e alla 10 scene che riscostruiscono la nascita di Gesù tra un suq arabo, un castrum romano, una tribù beduina, gli artigiani al lavoro, i magi, i pastori, il lazzaretto. A Bolsena il mistero della Natività è di scena nei vicoli del quartiere Castello, dominato dall’omonima magione dei Monaldeschi, edificati tra l’XI e il XIV secolo. Corchiano (anche il 25) vanta, per dire così, la maggiore anzianità di servizio, tanto da festeggiare la 53ma edizione. Lo spettacolo prende vita con scenografie ed effetti speciali che illuminano le vie, i vicoli e le piazze che si aprono sullo scenario del Monumento naturale delle Forre dove si assiste alla rappresentazione della Sacra Natività. A Graffignano la rievocazione di svolge all’ombra del Castello Baglioni: un presepe fatto di scene delle quotidianità di un tempo: il caciario prepara i suoi formaggi, i bambini che giocano nelle vie, un pastore governa le sue pecore, i giovani che giocano a dadi nella locanda.

Montefiascone, la nuova location nel centro storico è ambientate al 1222, anno in cui San Francesco transitò sul Colle Falisco nel suo viaggio verso la Terra Santa. Sutri utilizza a piene mani l’area archeologica (tombe etrusche, mitreo, anfiteatro), per ricostruire Betlemme e punteggia il relativo percorso con fiaccole a fiamma viva. A Tarquinia si esalta lo scenario dall’area di Santa Maria in Castello; Vetralla occupa il centro storico e prende il via con Giuseppe e Maria in cerca di alloggio. Vejano:  ben 350 figuranti saranno presenti lungo il percorso, 800 metri, che inizia presso l’Arco dei Granai e si snoda attraverso vicoli e piazzette dell’antico borgo medievale.

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Il Messaggero