Negli uffici pubblici si entra con il telelavoro

Palazzo Gentili, sede della Provincia
Smart working ovvero lavoro agile ovvero lavoro a distanza ovvero telelavoro. La pubblica amministrazione, complici le misure di contenimento e gestione dell’emergenza da...

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Smart working ovvero lavoro agile ovvero lavoro a distanza ovvero telelavoro. La pubblica amministrazione, complici le misure di contenimento e gestione dell’emergenza da Covid-19, aggiorna profondamente il suo vocabolario, introducendo a piene mani negli atti il lessico digitale, e inaugura nuove modalità di operare.  

 
Dal Comune di Viterbo alla Provincia; dall’Azienda sanitaria locale all’Università degli studi della Tuscia; dalla Camera di commercio all’Inps, alla stessa prefettura: tutti hanno abbassato le saracinesche per limitare l’accesso di cittadini agli uffici, pur senza diminuire il presidio dei servizi di loro competenza.
 
Con la chiusura forzata delle varie sedi – necessaria per proteggere  gli impiegati -  il coronavirus ha così costretto gli operatori a due opzioni: o andare in ferie o sperimentare, come si legge per esempio nel decreto firmato dal presidente della Provincia Pietro Nocchi, «sperimentare forme nuove di impiego che favoriscano la flessibilità lavorativa e lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al lavoro per progetti, obiettivi e situazione», nonché favorire «una migliore conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita sociale dei propri dipendenti».
 
La risposta? Da lunedì, una cinquantina di funzionari di Palazzo Gentili sta a casa e svolge i compiti affidati grazie alla VPN (acronimo di Virtual Private Network, rete virtuale privata) che ha connesso il server dell’ente ai personal dei singoli operatori. Anche le altre maggiori istituzioni continuano il rapporto con i cittadini con modalità digitali.
 
La Provincia rende accessibili i servizi con il numero telefonico 0761/313461 e l’e-mail: urp@provincia.vt.it. Il Comune, garantisce la presenza di dipendenti per le seguenti attività considerate “indifferibili”: stato civile e polizia mortuaria;  polizia locale, pronto intervento, raccolta rifiuti, politiche Sociali, protezione civile, con aperura dell’ufficio protocollo per la posta in entrata e in uscita (tel 0761.3481).
 

La prefettura ha rimodulato l’accesso agli uffici immigrazione, cittadinanza, relazioni con il pubblico (info: prefettura.it/viterbo). L’Inps si affida al centralino di via Matteotti (0761.310444) e al Contact center nazionale, erogato in italiano, tedesco, inglese, francese, arabo, polacco, spagnolo e russo al numero 803164, gratuito da telefono fisso, e il numero 06164164 da cellulare, a pagamento. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero