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L’euforia per la promozione in serie C e per l’accordo, «che ci è costato caro» chiuso per portare il suo Monterosi a giocare al Rocchi è un propellente continuo per Luciano Capponi, numero uno del club biancorosso che nella prossima stagione giocherà il primo campionato in serie C.
Lo giocherà, e questa è la prima notizia che lancia il presidente biancorosso, sotto le insegne di un nuovo nome che è tutto un programma. «Nelle scorse ore abbiamo depositato in Lega il nostro nuovo marchio: ci chiameremo Monterosi Tuscia Fc e nella prossima stagione conto di lasciare soltanto Tuscia Fc perché il nostro è un progetto che abbraccia tutta la provincia di Viterbo calcistica».
Capponi, da consumato attore e regista teatrale, ama i colpi di scena, ma le prime rivelazioni sono sceneggiature conosciute come quella della conferma del tecnico Davide D’Antoni. «Ci siamo visti nei giorni scorsi – conferma il patron dei monterosolini – ma io lo avevo confermato alla guida della sua creatura un mese fa. Lui ed Emiliano Donninelli come direttore sportivo saranno i cardini della nostra prima avventura tra i professionisti».
Poi però è tempo di parlare di quella che è stata una trattativa dura per avere in uso lo stadio Enrico Rocchi: la distanza economica è stata colmata con un delicato lavoro di tessitura ed ora si aprono scenari diversi.
«A Viterbo lo stadio ci è costato caro, non posso negarlo. D’altronde però non potevamo fare altrimenti visto che per noi il Rocchi rappresentava fin da subito la scelta più logica e naturale. Nei prossimi giorni parleremo di tutto, per ora posso dire che sono soddisfatto del matrimonio. Collaborazione più ampia con la Viterbese? I rapporti sono buoni: scopriremo in questo anno di convivenza come poter allargare il raggio di azione».
Verso la fine dell’intervista-chiacchierata ecco il colpo di scena. «Siamo stati invitati dalla Roma per un’amichevole il 15 luglio: avremmo battezzato i giallorossi di Josè Mourinho ma purtroppo saremo ancora in vacanza visto che ci ritroveremo il 23 luglio a Monterosi. Peccato, ma avremo modo di rifarci durante l’anno». Poi c’è tempo per una puntura di spillo alla Lega. «Potremo tesserare i calciatori soltanto dal 6 luglio vista la proroga dei giorni scorsi: non è giusto penalizzare quelle società apposto con i pagamenti che potrebbero fare già mercato: solleverò la questione alla riunione di Lega la prossima settimana».
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