Venerdì per gli ospiti dell’ antico borgo “ la Commenda” un viaggio nel mondo degli Etruschi con l’antropologo alimentare Sergio Grasso. ...
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Durante il consueto incontro culturale-gastronomico di Montefiascone, il relatore non illustrerà unicamente le vicende storiche del misterioso e affascinante popolo etrusco ma, soprattutto, le loro abitudini e “passioni” alimentari.
Gli Etruschi non ci hanno lasciato ricette scritte ma, dagli esami effettuati sulle ossa e sui denti dei corpi rinvenuti e dall’analisi dei reperti faunistici e paleobotanici, oggi possiamo ricostruire con buona approssimazione la cucina degli Etruschi.
Anche le raffigurazioni pittoriche all’interno delle tombe dove vediamo uomini e donne intenti a mangiare e bere con grande piacere hanno contribuito ad ampliare le nostre conoscenze.
Gli Etruschi erano davvero buone forchette?
Catullo li definisce “obesus Etruscus” e, nel secondo libro delle Georgiche, Virgilio ricorda un sacrificio eseguito alla presenza di un “pinguis tirrhenus”, cioè di un grasso etrusco. Ciò lascia pensare che gli Etruschi si alimentassero bene e in abbondanza rispetto ad altri coevi popoli del bacino Mediterraneo e, infatti, a differenza dei Greci e dei Romani, si sdraiavano sui klinai davanti a tavole riccamente imbandite due volte al giorno.
Questo il motivo per cui gli Etruschi sono stati considerati dai loro contemporanei un popolo di obesi?
Velthur Vipinana, meglio conosciuto come “l’obeso etrusco”, raffigurato con la sua pancia in bella mostra, potrebbe avvalorare la teoria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero