Alla Commenda il cardinale libertino Maury, vescovo di Montefiascone

Alla Commenda il cardinale libertino Maury, vescovo di Montefiascone
​Quando Pio VII, nel 1817, seppe della sua morte disse: “Ha commesso molti errori, ma chi non lo ha fatto, io stesso ne ho commessi tanti”. ...

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​Quando Pio VII, nel 1817, seppe della sua morte disse: “Ha commesso molti errori, ma chi non lo ha fatto, io stesso ne ho commessi tanti”.


Quali errori aveva commesso Jean Siffrein Maury, un prelato che, partito da un piccolo paese della Provenza, divenne Arcivescovo di Parigi?



Le vicissitudini di questo personaggio che, per opportunismo e ambizione, si schierò sempre con i potenti e che la stampa scandalistica dell’epoca considerava lussurioso e libertino, lo racconterà Giancarlo Breccola, venerdì, in occasione della serata culturale –gastronomica all’antico borgo “ La Commenda” di Montefiascone.



Figlio di un povero calzolaio, Maury nacque nel 1746 a Vaucluse, vicino ad Avignone, dove iniziò la sua carriera ecclesiastica.



Uomo di raffinata cultura, grazie ai suoi scritti e alla sua arte oratoria, nel 1789, fu eletto rappresentante del clero agli Stati Generali, l’assemblea consultiva che rappresentava i tre "Stati" del regno (clero, aristocrazia e popolazione urbana e rurale).



Sostenitore di Luigi XVI e difensore della Chiesa, dopo la presa della Bastiglia lasciò Parigi per Roma, dove fu nominato Cardinale e, successivamente, gli venne affidata la diocesi di Montefiascone e Corneto.









Quando gli eserciti repubblicani invasero l’Italia e Pio VI deportato in Francia, contro Maury fu emessa una specifica ordinanza di arresto e di confisca dei beni ma il Cardinale, travestito da cocchiere, fuggì a Venezia e poi in Russia.









Nel 1804, appena Napoleone si fece eleggere Imperatore, Maury gli scrisse una lettera che lasciava intuire la sua disponibilità ad aderire al nuovo ordine delle cose; come aveva dato le sue energie alla causa reale, così ora il Cardinale si dedicava interamente a Napoleone il quale, per premiarlo, lo nominava Arcivescovo di Parigi.



A nulla servirono i richiami del Pontefice Pio VII che lo invitava a rinunziare all’ incarico anzi, Maury fece arrestare il vicario generale che gli si opponeva.









Ma nel 1814 i tempi sono mutati, con l’abdicazione di Napoleone….



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Il Messaggero