Comprano un bar e lo trasformano in una magazzino dello spaccio, 4 arresti

Carabinieri
Da Napoli a Montefiascone per mettere in piedi una piazza di spaccio. I carabinieri hanno eseguito, nei giorni scorsi, 4 misure cautelari, tre in carcere e una ai domiciliari, nei...

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Da Napoli a Montefiascone per mettere in piedi una piazza di spaccio. I carabinieri hanno eseguito, nei giorni scorsi, 4 misure cautelari, tre in carcere e una ai domiciliari, nei confronti di quattro persone che avevano messo in piedi una importante attività di spaccio di cocaina nel Colle Falisco.

Tre degli indagati, tutti finiti dietro le sbarre, sono napoletani che erano approdati nell’Alto Lazio pochi anni fa. Mentre l’unico ai domiciliari è originario di Montefiascone. In particolare due dei campani sarebbero zio e nipote. Il più anziano avrebbe avuto in passato legami importanti con un’organizzazione camorristica.

L’indagine è stata avviata dai carabinieri quando hanno notato che in un bar del paese, acquistato da un giovane di origini campane, era divenuto luogo di incontro abituale da parte di diversi soggetti noti alle forze dell’ordine. Le successive attività di indagine coordinate dal procuratore capo Paolo Auriemma e dalla sostituto procuratore Paola Conti, hanno consentito di documentare, anche attraverso attività informativa e tecnica, che i quattro indagati avevano messo in piedi una vera e propria attività di narcotraffico, avente ad oggetto cocaina. Sostanza ceduta, per lo più, all’interno del bar, diventato a tutti gli effetti base di spaccio. Non solo, perché i 4 riuscivano anche a fare consegne a domicilio sia a Montefiascone che nei paesi limitrofi.

Numerose le trasferte degli indagati a Roma, nei quartieri di San Basilio e Boccea/Centocelle, a Caivano, e a San Felice a Cancello, tutte piazze dove veniva reperita la droga. A conferma delle ipotesi investigative i carabinieri di Montefiascone in più circostanze hanno identificato degli acquirenti, trovati in possesso della cocaina appena acquistata, nonché tratto in arresto gli spacciatori in flagranza di reato. Complessivamente sono stati accertati 29 persone, che hanno acquistato abitualmente cocaina per uso personale. La maggior parte dei clienti era di Montefiascone residente nei comuni intorno al lago di Bolsena.

«I fatti - spiegano i carabinieri della compagnia di Montefiascone - sono stati ritenuti estremamente gravi in ragione della sistematicità delle condotte spregiudicate, della frequenza con cui la cocaina veniva immessa sul mercato, vendendola anche a persone di giovanissima età, nonché per la personalità degli indagati. In tale quadro è importante evidenziare l’esigenza di preservare la salute del tessuto sociale dell’Alto Lazio. Proprio in quest’ottica è necessario che i cittadini non esitino a dare il proprio contributo alle Istituzioni, fidandosi, per garantire un livello di sicurezza sempre più elevato. È un dovere verso le giovani generazioni». 

Due degli indagati sono stati raggiunti dall’ordinanza mentre avevano già lasciato il Colle Falisco. Uno si era trasferito a Civitavecchia, mentre l’altro era al Sestriere (Torino).

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Il Messaggero