Montalto lancia un messaggio di pace: incontro tra la comunità ucraina e russa

Montalto lancia un messaggio di pace: incontro tra la comunità ucraina e russa
“Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la pace”. È questo il messaggio lanciato nel pomeriggio di martedì dalla sala consiliare del palazzo...

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“Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è la pace”. È questo il messaggio lanciato nel pomeriggio di martedì dalla sala consiliare del palazzo comunale di Montalto di Castro (Viterbo). Un incontro tra la comunità ucraina e quella russa in cui il tema principale è stato quello della solidarietà fra i popoli e la speranza che la guerra si fermi al più presto.

«È stata un’iniziativa che abbiamo voluto organizzare – dice il sindaco Sergio Caci – in quanto penso che sia fondamentale, in questo momento particolare, trovare la forza di unirci e portare solidarietà a chi ne ha bisogno. La nostra casa della democrazia va difesa e protetta. Questa casa si chiama Europa e non esisterebbe senza le regioni, le città, i piccoli comuni, le comunità locali. Dal nostro comune è partito un messaggio di pace, insieme ucraini e russi. La guerra, come scriveva il filosofo Russel, non stabilisce chi ha ragione, ma solo chi sopravvive».

Durante gli interventi ci sono stati momenti di commozione, poi una preghiera per le vittime e le persone che stanno soffrendo. «Un incubo - dice una donna ucraina - hanno bombardato l’aeroporto a 30 chilometri dalla mia città. Voglio ringraziare tutti i cittadini di Montalto e Pescia che ci stanno aiutando tantissimo».

Tra le prime file era presente anche una famiglia ucraina che è riuscita a varcare il confine per giungere in Italia, oggi ospite a Montalto da connazionali. «Ci sono tante vittime tra il nostro popolo - spiega ancora la donna ucraina - e stiamo perdendo anche i nostri bellissimi monumenti, bombardati dall’esercito russo. Quello che vogliamo è che questa guerra finisca subito». Dai loro occhi emerge tutta la paura di perdere ciò che avevano e il terrore di ciò che avverrà. «Anche in Russia c'è sofferenza - racconta una donna russa - perché la guerra non piace a nessuno».

In sala è intervenuto il comandante del Corpo di Polizia locale Adalgiso Ricci per spiegare come l’ente è intervenuto attivando l’istituzione di un centro di coordinamento con le Misericordie, le protezioni civili per gli aiuti e sostegno al popolo ucraino. Grande la partecipazione dei cittadini alla raccolta di generi di prima necessità che è arrivato tutto a destinazione». All’incontro erano presenti rappresentanti della chiesa: Padre Nilton della parrocchia di Montalto, alcuni parroci della diocesi di Tarquinia-Civitavecchia oltre a padre Giovanni della parrocchia romena ortodossa di Civitavecchia.

«Non dobbiamo lasciare che la guerra separi i popoli - aggiunge Padre Giovanni - per questo ci siamo radunati per mandare un messaggio di pace».

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Il Messaggero