Caldo africano e di conseguenza alte temperature anche in mare. Gli effetti dell’anticiclone cominciano a vedersi sulla costa del litorale Viterbese, dove il mare ha raggiunto i 26 gradi. Ma se l’acqua è più calda, con uno scarso idrodinamismo e un elevato irraggiamento, ecco che entra in gioco la natura in questo tratto di costa.

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In questi giorni, infatti, personale dell’Arpa e della Guardia costiera stanno effettuando dei campionamenti delle acque per monitorare il processo naturale delle flora marina. Dai controlli sono state notate le prime schiume bianche su alcuni punti della costa. Un evento naturale causato dall’alga Ostreopsis cf. Ovata presente su questi fondali. Quando la temperatura del mare è particolarmente elevata, si verifica la cosiddetta “fioritura algale” visibile in superficie. Un evento che in questo periodo estivo, dopo una mareggiata, può capitare di osservare dei flocculi galleggianti di colore marrone.

La Guardia costiera e l’Arpa Lazio ogni quindici giorni monitorano questo fenomeno naturale, prelevando appunto campioni d’acqua dal substrato (macroalghe e briozoi). Un processo, dunque, che causa la fioritura dell’Ostreopsis producendo mucillagine. Quindi niente paura per i villeggianti, che molto spesso associano la schiuma o la mucillagine a sversamenti causati dall’uomo.