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Con la vernice di colore nero sono stati imbrattati i vetri dell’asilo nido di Montalto di Castro. Una svastica e alcune frasi che inneggiano alla violenza sono state un duro colpo verso una delle istituzioni più importanti della società, ovvero la scuola. A scoprire il triste gesto questa mattina le maestre, quando si sono recate a scuola per dare inizio alla giornata scolastica.
«È deprimente pensare che ci sia qualcuno che, ancora oggi, sfoga la sua inutilità sociale con atti di vandalismo - dichiara sui social il sindaco Sergio Caci. Condanno questo gesto e spero che il colpevole o i colpevoli vengano scoperti e puniti a dovere».
Tutta la collettività ha condannato il gesto: «Sono spregevoli le azioni commesse ai danni di una struttura volta all’educazione e alla crescita dei nostri figli - commenta Elisabetta Puddu, segretaria del Circolo PD di Montalto di Castro e Pescia Romana - che, proprio per i danni riportati le scritte offensive e il riecheggiamento a simboli antisemiti, denotano una cura all’educazione di alcuni dei nostri ragazzi ancora lontana dal rispetto e dai valori imprescindibili di una società civile. È evidente che risulta urgente e necessaria l’installazione di telecamere volte alla salvaguardia delle strutture pubbliche - conclude Puddu - nel rispetto di tutti i fruitori e di un patrimonio comune, che appartiene a tutti. Spero che chiunque abbia commesso questo atto si renda conto della gravità degli stessi».
«Resto allibito nel vedere una espressione così brutta di atti vandalici - aggiunge il consigliere comunale Quinto Mazzoni - eseguita presso i locali pubblici che ospitano la prima importante scuola dei bambini, di quelli che poi diventeranno ragazzi ed infine adulti, e che dovranno, allora, insegnare ai più piccoli le regole della convivenza e del rispetto del prossimo in una società civile, quale deve essere quella che dovremo loro lasciare. È importante condannare gesti simili ed evitare che si ripetano nell'interesse di una crescita educativa morale e personale più curata, dove non si lasci più spazio ad atti vandalici e tanto meschini, per una società più sana e rispettosa di ciò che possiede, di cui tutti ne traggono giovamento, e di chi ne fa parte. La buona educazione è segno di dignità, mai di sottomissione».
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