Minorenne violentata a una festa di 18 anni

Tribunale
Violentata a una festa di 18 anni. E’ finito a processo un giovane della provincia di Viterbo accusato di aver abusato di una minorenne. La presunta vittima, all’epoca...

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Violentata a una festa di 18 anni. E’ finito a processo un giovane della provincia di Viterbo accusato di aver abusato di una minorenne. La presunta vittima, all’epoca dei fatti, non ancora sedicenne si sarebbe confidata con la mamma dopo qualche giorno dal fatto. E la madre sconvolta l’avrebbe portata a fare accertamenti in ospedale. Il processo, per violenza sessuale, è iniziato l’atra mattina davanti al collegio.

Un processo a porte chiuse dove non sarà ascoltata nemmeno la presunta vittima. Il racconto della ragazza, infatti, è stato già cristallizzato durante l’incidente probatorio. La violenza sarebbe accaduta nella primavera del 2018. La ragazzina avrebbe avuto il permesso di andare a festeggiare il compleanno di 18 anni di una amica e sarebbe rimasta anche a dormire fuori casa. La ragazza nei giorni successivi si sarebbe rinchiusa in casa e avrebbe avuto un atteggiamento chiuso e dimesso. Comportamenti che avrebbero richiamato l’attenzione della mamma che avrebbe iniziato a chiedere spiegazioni. Fino a che la minore non è scoppiata in lacrime. Avrebbe detto alla mamma: “io non volevo”. E poi il racconto della notte della festa della sua amica, quando un ragazzo più grande le avrebbe fatto fare cose che lei non voleva fare. Poi la corsa in ospedale e l’attivazione del percorso rosa per le vittime di violenza sessuale.

Del caso si è occupata la sostituto procuratore Paola Conti che ha raccolto le prove, documentali e testimoniali, e per evitare ulteriori traumi alla vittima l’ha fatta parlare solo durante l’incidente probatorio. Con l’incidente probatorio il pubblico ministero e la difesa dell'indagato possono chiedere l'assunzione anticipata dei mezzi di prova nelle fasi precedenti il dibattimento. Si tratta di una sessione di indagine a cui partecipano, oltre al magistrato, i rappresentanti legali e i consulenti di più parti, e che, a differenza dei normali atti di indagine, ha valore di prova utilizzabile direttamente nel processo come se fosse una udienza processuale, ed è pertanto per sua natura, una prova "cristallizzata" e non ripetibile. Al termine del racconto della minore la pm Conti ha chiesto il processo per il ventenne. L’accusa è di violenza sessuale su minore di anni 16. Il processo è appena iniziato. Nelle prossime udienze saranno chiamati a testimoniare gli amici che hanno partecipato alla festa e potrebbero aver visto o sentito qualcosa.

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Il Messaggero