Minorenne querela il padre poliziotto: non voleva vederlo e lui l'ha preso a schiaffi in mezzo alla strada

Minorenne querela il padre poliziotto: non voleva vederlo e lui l'ha preso a schiaffi in mezzo alla strada
Non vuole parlare con suo padre, né vederlo per ricevere il regalo di compleanno. E così lui lo raggiunge in piazza e lo picchia davanti a tutti. E’ successo...

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Non vuole parlare con suo padre, né vederlo per ricevere il regalo di compleanno. E così lui lo raggiunge in piazza e lo picchia davanti a tutti. E’ successo venerdì pomeriggio in un paese della bassa Tuscia. Il ragazzo, ancora minorenne, il giorno dopo ha deciso di andare dai carabinieri e querelare il genitore, un poliziotto.


Ecco il racconto della madre. «Gli ha procurato contusioni ed escoriazioni – dice - con prognosi del pronto soccorso di sette giorni. E tutto questo solo perché non voleva parlargli. Siamo separati da un anno e mezzo Per due volte che è venuto a casa per parlare con i figli, una volta ha dato uno schiaffo a uno e una volta all’altro. Non abbiamo detto niente, ma dopo quest’ultimo episodio siamo stanchi». In questi giorni il giovane compie gli anni, così è andato a casa dei nonni paterni per la classica mancia. E’ qui che è arrivata la telefonata dell’uomo, al quale però lui non ha voluto parlare, perché i rapporti erano già incrinati. E così ha chiesto al nonno di non passargli la cornetta. Ma una volta in piazza con gli amici, si è presentato il padre, il quale – secondo la ricostruzione che il figlio ha fatto ai carabinieri – sarebbe andato su tutte le furie, arrivando a mettergli le mani addosso.


L’uomo ha messo il figlio spalle al muro, quindi lui dopo un po’ ha cercato di allontanarlo per ristabilire le distanze. Ed è partito il primo schiaffo, che lo ha fatto cadere. Quando gli ha detto che il regalo poteva lasciarlo a casa dei nonni quando non c’era, perché non voleva vederlo, è partita un’altra sequenza di schiaffi, che lo hanno mandato ancora a terra. E poi ancora una volta, la terza, la stessa scena. Finalmente il ragazzo è riuscito a chiamare i carabinieri, nel frattempo è arrivata anche la madre. I militari sono riusciti a placare gli animi, per il ragazzo però sono state necessarie le cure del pronto soccorso: dimesso con prognosi di sette giorni per contusioni allo zigomo e al naso. Da qui la querela. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero