Memoria: una stele per il finanziere Ricci barbaramente ucciso nel 1947 in Serbia

La stele intitolata al finanziere Ricci
Una stele in ricordo di un finanziere viterbesde ucciso dopo la guerra in Serbia. Si è tenuta sabato scorso a Bassano in Teverina (Viterbo), la cerimonia di...

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Una stele in ricordo di un finanziere viterbesde ucciso dopo la guerra in Serbia. Si è tenuta sabato scorso a Bassano in Teverina (Viterbo), la cerimonia di intitolazione di una stele a Giovanni Ricci, guardia di finanza prigioniero trucidato nelle foibe di Bor (Serbia) il 26 luglio 1947, decorato della Croce al merito di guerra.


All’evento, organizzato dall’amministrazione comunale di Bassano in Teverina e dal comando provinciale della Guardia di finanza, presenti oltre ai familiari della vittima le massime autorità civili, militari e religiose del Viterbese. Il vescovo della diocesi di Civita Castellana, Romano Rossi, ha poi benedetto la stele.

Il comandante provinciale delle fiamme gialle, colonnello Giosuè Colella, ha ringraziato le autorità intervenute ed elogiato l’amministrazione comunale, con il sindaco Alessandro Romoli, per l’opportunità concessa alla Guardia di Finanza di rendere onore a un finanziere morto nell’adempimento del proprio dovere. La cerimonia ha avuto inizio con la celebrazione di una Messa in onore di Ricci e dei caduti di tutte le guerre. A seguire è stata deposta una corona sul monumento dei caduti in piazza della Libertà

Infine, in una piazza adiacente il municipio, è stata scoperta la stele scolpita dall’artista Vincenzo Sambuci. Un monumento, come ricordato dal colonnello Colella che, oltre a celebrare il valore del finanziere Ricci, «mantenga vivo il ricordo di un momento tragico della storia del nostro paese e sia da monito affinché ogni giorno della nostra vita sia vissuta in pace e con spirito di fratellanza tra gli uomini».

Al termine della cerimonia si è esibita la banda musicale del Corpo della Guardia di finanza, diretta dal maestro tenente Dario di Coste. Attraverso l’attività concertistica, la banda della Finanza si propone di offrire alla collettività un prodotto artistico qualificato, di forte impatto comunicativo, allo scopo di avvicinare sempre di più, anche attraverso la musica, i cittadini al Corpo ed alle Istituzioni.


Infine è stata letta, dagli alunni dell’istituto comprensivo di Bassano, una testimonianza sul tema delle foibe ed è stato promosso un concorso di scrittura sullo stesso argomento tra le classi della scuola primaria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero