Massacra di botte la moglie perché il pranzo non è pronto, la donna chiede al giudice di far cadere le accuse

Aula di tribunale
Massacra la moglie perché il pranzo non è pronto, la donna chiede al giudice di far cadere tutte le accuse. «Voglio ritirare tutto - ha detto la donna in aula...

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Massacra la moglie perché il pranzo non è pronto, la donna chiede al giudice di far cadere tutte le accuse. «Voglio ritirare tutto - ha detto la donna in aula -. In quel momento ho avuto tanto paura perché c’era stata tanta violenza. Ma le altre volte, non era mai stato così violento. Le voglio ritirare perché i figli non devono essere allontanati dal padre». Il collegio ha chiesto più volte alla donna se fosse stata davvero una libera scelta quella di presentarsi per tale richiesta, visto che il processo contro il marito andrà avanti comunque.

Giovedì i carabinieri di Farnese hanno soccorso una donna arrivata in caserma scalza e col volto ricoperto di sangue. La signora era fuggita dal casolare di campagna dove viveva con marito e figli. Una fuga necessaria per evirare di finire ammazzata dal marito.

L’uomo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tornato a casa per pranzo si sarebbe lanciato con violenza contro la moglie perché il pranzo non era ancora pronto. L’avrebbe colpita più volte, afferrando anche dei coltelli. A quel punto la vittima avrebbe lasciato la cascina di campagna e percorso a piedi scalzi più di 7 km per cercare aiuto. Arrivando fino alla stazione di Farnese dove i militari si sono presi cura di lei, portandola al pronto soccorso e attivando il codice rosso.

L’uomo è stato subito arrestato nonostante all’arrivo dei militari abbia messo in atto una strenua difesa, cercando di non salire sull’auto dei carabinieri. Mentre venerdì è comparso davanti al giudice per la convalida. Ieri mattina il pm prima dell’inizio del processo ha chiesto un aggravamento della misura. L’imputato al momento è sottoposto al divieto di avvicinamento. Ma il collegio ha ritenuto di non aggravare a sua posizione. I primi testimoni saranno ascoltati a luglio.

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Il Messaggero