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VITERBO - Mare profumo di mare. Nonostante le temperature decisamente non primaverili di questi giorni, la stagione balneare come ogni anno inizierà il 1° maggio per concludersi il 30 settembre. Ebbene, con apposito decreto la Regione Lazio ha provveduto all’individuazione e alla classificazione delle acque destinate alla balneazione e dei punti di monitoraggi. Il quadro che emerge, sulla base dei rilievi operati dall’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, è in linea con gli ultimi anni.
Innanzitutto, le buone notizie. A Montalto di Castro i voti sono altissimi: nei sette punti di monitoraggio, gli esperti hanno rilevato acqua eccellente nella maggioranza dei casi. È così per il prelievo di Costa Selvaggia e del Camping degli amici a Pescia Romana, nonché nell’area del fosso del Tafone.
A Tarquinia, voti alti ma aumentano le porzioni interdette ai bagnanti. Undici i punti di prelievo, sette dei quali risultati eccellenti, un buono e tre non adatti alla balenazione. Si potrà sguazzare e nuotare senza pensieri nelle seguenti aree: dal fiume Mignone a punta Sant’Agostino; dalle Saline a 700 metri a sinistra del Mignone; da riva Blue a stabilimento Cale; a fosso dei Giardini; allo stabilimento Torre del Sole; da 2000 metri a sinistra del Marta a 1500 metri a sinistra dello stesso fiume; dal campeggio Europing al camping Riva dei Tarquini. Buona, invece, la qualità nel tratto del deposito barche Camping Tuscia Tirrenica. Non ci si potrà invece immergere nella zona del poligono militare, alla foce del fiume Marta e a 400 metri a destra dello stesso corso d’acqua. Per quest’ultima porzione, in particolare, la Regione specifica che “da 5 anni consecutivi l’acqua di balneazione” è inquinata, tanto da dover “disporre per la suddetta area un divieto permanente di balneazione” e al comune di Tarquinia spetta delimitare “la zona vietata con adeguata segnaletica”.
Ma l’Arpa ha ispezionato anche i laghi del Viterbese. Tre i punti interdetti, tutti nel lago di Bolsena: il porto di Capodimonte, quello di Bolsena e quello di Marta. Per il resto, i tre punti di monitoraggio ricadenti nel territorio di Marta hanno ricevuto il massimo dei voti; eccellenti anche i 5 tratti monitorati a Montefiascone, mentre nella zona di San Lorenzo Nuovo due eccellenti e un buono (il fosso del Ponticello). Quattro eccellente a Capodimonte e altrettanti a Gradoli, un solo punto monitorato a Grotte di Castro e, ancora una volta, ha ottenuto il massimo. Infine Bolsena, otto prelievi fatti: sette eccellenti e uno buono (intorno al fosso della Cavallaccia, ex fosso del Cimitero). Nel lago di Vico, tutti prelievi fatti tra Caprarola e Ronciglione hanno dato lo stesso esito: qualità delle acque eccellente.
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Il Messaggero