La variante Delta fa paura: niente maxischermi per la finale. A Castiglione focolaio da ferie in Spagna

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La variante Delta fa paura: maxischermi vietati per la finale degli Europei. Almeno in tutte le piazze e i luoghi pubblici del Viterbese. E non c’è stato nemmeno...

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La variante Delta fa paura: maxischermi vietati per la finale degli Europei. Almeno in tutte le piazze e i luoghi pubblici del Viterbese. E non c’è stato nemmeno bisogno di un’ordinanza ad hoc del prefetto Giovanni Bruno, come invece avvenuto in altre città italiane dove sono state annullate tutte le autorizzazioni concesse.

Nella Tuscia è bastato ricordare che nessun Comune si è adeguato alle normativa introdotta in tempo di Covid, secondo la quale occorre chiedere una specifica Scia e presentare un piano per la sicurezza corredato dalla presenza di steward. Durante la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza di ieri mattina, il rappresentante locale del Governo ha ribadito che all’apposita commissione provinciale di vigilanza non è arrivata alcuna richiesta, se non dell’ultima ora. Pertanto, nessuna autorizzazione a vedere la partita in piazza.

Per domani sera saranno rafforzati i controlli sul territorio da parte delle forze dell’ordine e qualora qualcuno, nonostante il divieto, montasse un maxischermo in luogo pubblico scatterebbe la multa. Diverso, invece, il discorso per i pubblici esercenti: in questo caso, sarà compito dei titolari controllare che non ci siano assembramenti e occasioni a rischio contagio. Due le condizioni perché in bar e ristoranti si possa vede la partita: gli schermi dovranno essere orientati verso l’interno (in caso fossero visibili da spazi pubblici, qualcuno potrebbe fermarsi a seguire il match generando una situazione potenzialmente pericolosa per la diffusione del virus); potranno assistere solo i clienti seduti e che consumano.

A inasprire il clima di preoccupazione per i contagi, la notizia che arriva da Castiglione in Teverina dove ieri si sono registrati 4 nuovi casi di coronavirus. Si tratta, infatti, di un gruppo di amici 20enni che hanno manifestato sintomi di ritorno da una vacanza a Barcellona. “Sono da tre giorni in isolamento, hanno qualche lieve sintomo ma stanno tutti bene”, fa sapere il sindaco Leonardo Zannini via social.

Ma intanto la Asl, come sta ormai facendo da settimane, tratta il focolaio come se fosse da variante Delta: capillare azione di contact tracing per rintracciare i contatti a rischio e applicazione ferrea della quarantena con obbligo di tampone negativo al 21esimo giorno per poter uscire dall’isolamento. Questa mattina, inoltre, i campioni dei quattro verranno spediti all’Istituto Spallanzani di Roma che li analizzerà per accertare la presenza o meno della mutazione del virus al momento più temuta.

Sempre ieri, un nuovo negativizzato a Bolsena. Al momento, quindi, in provincia restano 18 positivi, tutti in convalescenza a casa.

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Il Messaggero