La fase 2 è iniziata, o sta per essere pianificata anche per lo sport viterbese. Le 250 associazioni sportive che popolano la città, stanno intraprendendo un nuovo...
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«Ci stiamo attrezzando e con tanto lavoro siamo quasi certi che riusciremo a ripartire a giugno – racconta Silvia Mangialardi vice-presidente e allenatrice del settore agonistico e pre-agonistico con attestato di terzo livello federale – questi mesi sono stati duri: noi abbiamo iscritti che coprono una fascia di età che va dai 4 ai diciotto anni: non ce la fanno più a stare in casa e ci chiamano tutti i giorni per sapere quando potrà ripartire l’attività».
Ripartire si potrà soltanto in sicurezza e a Santa Barbara si sta lavorando proprio in quella direzione.
«Abbiamo i problemi che hanno un po’ tutte le società sportive come la nostra – spiega Mangialardi – in estate ci possiamo allenare all’aperto e questo è un vantaggio, ma noi abbiamo bisogno della pista regolamentare che abbiamo all’interno dell’oratorio della parrocchia di Santa Barbara. Da settembre verrà la parte più complicata, ma intanto stiamo pianificando ingressi separati per i nostri iscritti che dovranno presentare un’accurata certificazione sanitaria che consenta la ripresa degli allenamenti». Oltre all’emergenza sanitaria, nei prossimi mesi, si dovrà far fronte anche alla crisi economica che morderà le famiglie.
«Quello sarà un altro aspetto da tenere in grande considerazione – avverte la vice-presidente della Tuscia Skating – il nostro propellente maggiore arriva dalle quote di iscrizione, ma nonostante questo stiamo valutando di abbassarle proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Il pattinaggio ha costi elevati per le attrezzature: solitamente garantiamo ai nostri iscritti l’affitto a prezzi calmierati dei pattini, ma questo in base alle prescrizioni sanitarie non sarà più possibile». E poi un appello alle istituzioni.
«Lo sport ha una valenza sociale: a Santa Barbara – insieme al don Claudio – abbiamo tolto tanti adolescenti dalla strada. Gli aiuti economici sicuramente servono, ma se dovessi avanzare una richiesta all’amministrazione, chiederei di accelerare sulla riqualificazione degli impianti sportivi: avere strutture all’altezza può fare la differenza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero