Lo sport che riparte: Tuscia Skating 20 anni di successi e mini campioni da valorizzare nel pattinaggio

Lo sport che riparte: Tuscia Skating 20 anni di successi e mini campioni da valorizzare nel pattinaggio
La fase 2 è iniziata, o sta per essere pianificata anche per lo sport viterbese. Le 250 associazioni sportive che popolano la città, stanno intraprendendo un nuovo...

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La fase 2 è iniziata, o sta per essere pianificata anche per lo sport viterbese. Le 250 associazioni sportive che popolano la città, stanno intraprendendo un nuovo viaggio. Un viaggio che sarà costellato da radicali modifiche nel modo con cui verranno svolti allenamenti e competizioni. Nei giorni scorsi – il delegato allo Sport del comune di Viterbo Matteo Achilli – ha detto che nessuna società sportiva dovrà essere lasciata sola. Contributi e aiuti economici saranno fondamentali, ma intanto c’è da provare a ripartire. La A.S.D. Tuscia Skating, associazione di pattinaggio artistico a rotelle, vuole riprendere la propria attività il prossimo giugno. Nata più di venti anni fa, la Tuscia Skating, annovera oltre 70 iscritti divisi tra il gruppo agonistico e quello amatoriale. Con sede nella parrocchia di Santa Barbara, l’associazione sportiva viterbese guidata dal presidente Antonio Tomao, può vantare nel proprio palmares diversi titoli italiani ed europei. Per i prossimi mesi però, il titolo più importante da portare a casa sarà quello della ripartenza in sicurezza.

«Ci stiamo attrezzando e con tanto lavoro siamo quasi certi che riusciremo a ripartire a giugno – racconta Silvia Mangialardi vice-presidente e allenatrice del settore agonistico e pre-agonistico con attestato di terzo livello federale – questi mesi sono stati duri: noi abbiamo iscritti che coprono una fascia di età che va dai 4 ai diciotto anni: non ce la fanno più a stare in casa e ci chiamano tutti i giorni per sapere quando potrà ripartire l’attività».
Ripartire si potrà soltanto in sicurezza e a Santa Barbara si sta lavorando proprio in quella direzione.
«Abbiamo i problemi che hanno un po’ tutte le società sportive come la nostra – spiega Mangialardi – in estate ci possiamo allenare all’aperto e questo è un vantaggio, ma noi abbiamo bisogno della pista regolamentare che abbiamo all’interno dell’oratorio della parrocchia di Santa Barbara. Da settembre verrà la parte più complicata, ma intanto stiamo pianificando ingressi separati per i nostri iscritti che dovranno presentare un’accurata certificazione sanitaria che consenta la ripresa degli allenamenti». Oltre all’emergenza sanitaria, nei prossimi mesi, si dovrà far fronte anche alla crisi economica che morderà le famiglie.
«Quello sarà un altro aspetto da tenere in grande considerazione – avverte la vice-presidente della Tuscia Skating – il nostro propellente maggiore arriva dalle quote di iscrizione, ma nonostante questo stiamo valutando di abbassarle proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Il pattinaggio ha costi elevati per le attrezzature: solitamente garantiamo ai nostri iscritti l’affitto a prezzi calmierati dei pattini, ma questo in base alle prescrizioni sanitarie non sarà più possibile». E poi un appello alle istituzioni.

«Lo sport ha una valenza sociale: a Santa Barbara – insieme al don Claudio – abbiamo tolto tanti adolescenti dalla strada. Gli aiuti economici sicuramente servono, ma se dovessi avanzare una richiesta all’amministrazione, chiederei di accelerare sulla riqualificazione degli impianti sportivi: avere strutture all’altezza può fare la differenza».   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero