Litorale, spiagge sorvegliate speciali. Nel primo week di apertura vince, per ora, la prudenza

Litorale, spiagge sorvegliate speciali. Nel primo week di apertura vince, per ora, la prudenza
Dalle prime ore del mattino, pescatori e kitesurfer si sono ripresi i loro spazi. Di lettini, ombrelloni e teli, invece, sulla spiaggia neppure l’ombra. Il primo fine...

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Dalle prime ore del mattino, pescatori e kitesurfer si sono ripresi i loro spazi. Di lettini, ombrelloni e teli, invece, sulla spiaggia neppure l’ombra. Il primo fine settimana al mare post lockdown parte all’insegna del rispetto delle regole. Tarquinia lido, rimasta chiusa ai non residenti fino a lunedì scorso con un’ordinanza di metà marzo firmata dal sindaco Alessandro Giulivi che, tra le altre cose, imponeva lo stop all’attività motoria, tenta una timida ripartenza.

 Gente in giro soprattutto nel pomeriggio, poche le persone fino alle 14. Famiglie, alcune in bici, coppie e distanza di sicurezza. Tanti quelli che, nonostante una direttiva precisa, indossano la mascherina: tra paura e voglia di tornare alla normalità quanto prima. Un desiderio che prende corpo, e si manifesta, nelle decine di runners che battono la lingua d’asfalto che taglia la riserva naturale delle saline e nella piccola fila che si sviluppa all’esterno delle due gelaterie sul lungomare, aperte in modalità take away.
Poche, nel dettaglio, le attività con l’insegna accesa: due pizzerie al taglio, un bar, e uno stabilimento, l’unico con cucina d’asporto. Affari pochi, ma per ora van bene così. «Era importante dare un segnale: Tarquinia lido è viva e pronta a iniziare la stagione in totale sicurezza – dice Fabio Jacopucci, del Gradinoro -. Non ci aspettavamo numeri alti ma contava ripartire. C'è tanta voglia di uscire e di mare. Con il tempo recupereremo questi mesi difficili».
Cauto ottimismo anche da parte degli altri gestori degli stabilimenti: con i lavori di ristrutturazione e di pulizia dell’arenile che proseguono a ritmo serrato in attesa delle direttive da Regione e governo, vero punto interrogativo dell’estate 2020, sulla tempistica delle quali le associazioni di categoria sono state chiare, se dovessero tardare ancora, molti potrebbero decidere di prendersi una pausa fino al prossimo anno.

Chi non si ferma, sono i controlli, con pattuglie delle forze dell'ordine e della Protezione civile impegnate sul territorio. Andranno avanti a ritmo serrato fino a fine emergenza, hanno assicurato i sindaci del litorale. Di più, nella giornata di oggi, potenzialmente da bollino rosso con tanti che potrebbero decidere di raggiungere il mare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero