Farris amuleto della Lazio: con lui in panchina i biancocelesti non perdono mai

Il viterbese Farris amuleto della Lazio
Un viterbese come amuleto. Massimiliano Farris, vice-allenatore della Lazio nato a Milano ma da anni residente a Viterbo, l’ha fatto di nuovo. Domenica scorsa, l’ex...

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Un viterbese come amuleto. Massimiliano Farris, vice-allenatore della Lazio nato a Milano ma da anni residente a Viterbo, l’ha fatto di nuovo. Domenica scorsa, l’ex capitano e allenatore della Viterbese, ha sostituto in panchina Simone Inzaghi allenatore della formazione biancoceleste bloccato in casa dal Covid che ha colpito tutta la famiglia dell’ex calciatore che da cinque anni guida il club capitolino.

Da cinque anni lo guida insieme al fido Farris che, anche a Verona nella domenica appena andata in archivio, non ha deluso. Il gol del centrocampista Sergej Milinkovic Savic – arrivato al tramonto del match – ha regalato tre punti d’oro ai romani impegnati nella lotta Champions League.

Al Bentegodi, Farris, si è sgolato e a fine partita davanti ai microfoni si è presentato quasi senza voce. «Abbiamo vinto una partita fondamentale – ha detto in televisione e in sala stampa uno dei calciatori più amati della Viterbese – siamo in lotta per la Champions e successi come quello di Verona possono fare la differenza. In panchina ho cercato di guidare la squadra al meglio: Inzaghi non era con noi fisicamente ma ci è stato vicino tutta la settimana ed anche durante la gara: questa vittoria la dedichiamo a lui e alla sua famiglia augurandogli una pronta guarigione».

In cinque anni alla Lazio, Farris, ha sostituito Inzaghi come primo allenatore per ben nove volte: sette a partita in corso, con il mister piacentino espulso, è due dall’inizio. Il bilancio del viterbese è invidiabile: quattro vittorie e tre pareggi con due successi da primo allenatore arrivati contro il Torino il 30 giugno del 2020 e domenica a Verona.

«Non è merito mio, ma della squadra e di tutto lo staff che lavora con intensità tutti i giorni – si schernisce Farris – con Inzaghi abbiamo un rapporto forte: ci completiamo e ci fidiamo ciecamente l’uno dell’altro. Io un amuleto? I numeri dicono questo, ma la fortuna non c’entra». Domenica prossima c’è Lazio-Benevento: si spera che Inzaghi possa tornare in panchina; in caso contrario è pronto l’amuleto viterbese.

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Il Messaggero