Lavoratori irregolari e in nero, maxisanzione a ristoratore di Tarquinia

Finanza
Lavoratori irregolari e in nero, maxisanzione a ristoratore di Tarquinia. La guardia di finanza di Tarquinia, all'esito di un'ispezione in una società operante nel...

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Lavoratori irregolari e in nero, maxisanzione a ristoratore di Tarquinia. La guardia di finanza di Tarquinia, all'esito di un'ispezione in una società operante nel settore della ristorazione, ha scoperto l'impiego di dieci lavoratori subordinati irregolari, di cui cinque in nero.

Nei confronti dell’imprenditore è scattata la multa da 9mila euro, oltre a una sanzione da 500 euro per l'omessa registrazione dei dati obbligatori sul libro unico del lavoro. «I lavoratori irregolari - spiegano le fiamme gialle - sono stati individuati all'esito dell'intensificazione delle attività di controllo economico del territorio, coordinate dal comando provinciale di Viterbo, e disposte nel periodo delle festività sia nei rivenditori al dettaglio che nelle strutture ricettive e di somministrazione. L'obiettivo principale era quello di verificare l'osservanza delle norme di tutela e regolarità dei rapporti di lavoro e degli obblighi del datore quale sostituto d'imposta e la memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici da parte dei soggetti obbligati».

La guardia di finanza di Tarquinia nell’ultimo mese ha verificato non solo le società della ristorazione ma anche altre attività imprenditoriale. Nel bilancio sui controlli effettuati dai finanzieri della compagnia di Tarquinia rientra anche l'omessa memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi da parte di attività di autolavaggio. «Il lavoro nero - sottolinea la guardia di finanza - rappresenta una piaga per l'intero sistema economico perché sottrae risorse all'erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e determina una competizione sleale con le imprese in regola. I controlli pertanto proseguono senza soluzione di continuità nel contesto del presidio economico - finanziario assicurato dalla guardia di finanza a tutela della legalità, delle persone oneste e delle imprese che rispettano le regole».

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Il Messaggero