Lago di Vico, allarme rientrato. Okay le analisi Arpa, torna di nuovo balneabile

Lago di Vico, allarme rientrato. Okay le analisi Arpa, torna di nuovo balneabile
Allarme cessato. Adesso il lago di Vico è completamente sano: le nuove analisi effettuate dall’Arpa proprio in questi giorni evidenziano il rientro dei valori che...

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Allarme cessato. Adesso il lago di Vico è completamente sano: le nuove analisi effettuate dall’Arpa proprio in questi giorni evidenziano il rientro dei valori che avevano indotto l’adozione delle ordinanze di non balneabilità a Ronciglione e Caprarola. Lo confermano i sindaci, Alessandro Giovagnoli ed Eugenio Stelliferi: «Non c’è più alcun problema».


A fine maggio, a Ronciglione, era scattato il divieto di balneazione tra La Scaletta e Riva Fiorita: nel campione di acqua erano stati rilevati cianobatteri superiori al consentito. La causa? Eccessiva fioritura di alghe, non quelle rosse però. Stesso discorso a Caprarola, a La Bella Venere. A posto era invece risultato Lido Fogliano. E adesso, tutto risolto? «Certo che sì», dice Stelliferi. Idem Giovagnoli: «Sono arrivate le analisi dell’Arpa, si può ritirare l’ordinanza». Secondo il sindaco di Ronciglione nei giorni scorsi «c’è stata una fioritura straordinaria dell’alga – spiega – probabilmente favorita anche dal tempo. I risultati sono buoni su tutti i punti di prelievo».

Eppure un problema, quello di scarichi e noccioleti, esiste. «Certo, ma stiamo lavorando da tempo per risolverlo anche insieme a Stelliferi. Tanto che anche il professor Nascetti dell’università dice che è in miglioramento». Concimi e diserbanti usati per i noccioleti incidono sull’alga. «Stiamo mettendo in campo tutto il possibile: con Caprarola c’è un piano per programmare gli interventi aziendali sulla conca del lago, ho fatto un’ordinanza per far allacciare alla fogna tutte le abitazioni e ristoranti a Punta del lago, vengono effettuati controlli periodici sugli scarichi». Ma una cosa vuole metterla in chiaro, anche per salvaguardare le attività sulla riva. «Qui non c’è un malato da curare – conclude Giovagnoli - poi è chiaro che il lago vada tenuto sotto controllo».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero