Le proposte estive del festival “Teatri di Pietra” all’anfiteatro di Sutri, dove prosegue la rassegna. Oggi alle ore 21, “Parole di donne”, da Omero, adattamento Stefano Sarra e Ornella Marcucci, regia Stefano Sarra. Nello spettacolo le attrici della compagnia Ebe Koinè daranno vita alle immortali eroine della letteratura greca: Clitemnestra, Nausicaa, Elena, Cassandra, Penelope, Circe, Didone, Atena, Elettra, Andromaca rivivranno sulla scena le passioni che hanno determinato il loro destino Sabato, stessa ora, la Compagnia di danza “Almatanz” presenta in anteprima nazionale “Carmen”: coreografie di Luigi Martelletta, musiche di Georges Bizet e autori vari.

Il sipario si apre con la scena finale e poi attraverso una voce narrante si riallaccia, man mano, come in un flashback, fino a quella iniziale, per raccontare il rapporto che lega Josè a Carmen.

Stasera lo scrittore Stefano Massini e il cantautore Luca Barbarossa avrebbero dovuto essere interpreti di “La verità, vi prego, sull’amore”, ma lo spettacolo è stato rinviato al 22 agosto. A spiegarne i motivi è una nota dell’organizzazione: «A causa delle previste sfavorevoli condizioni meteo - si legge - la produzione e la direzione artistica comunicano la decisione di rinviare lo spettacolo “La verità, vi prego, sull’amore” con Stefano Massini e Luca Barbarossa in programma al teatro romano di Ferento, al giorno 22 agosto, con inizio sempre alle 21,15. I biglietti acquistati finora saranno validi per la serata. Chi volesse chiederne il rimborso può farlo entro sette giorni, rivolgendosi al sito on line utilizzato o allo stesso punto vendita di acquisto».

Sarà comunque «uno spettacolo unico – sottolineano gli interpreti - dove le storie che avranno come comune denominatore l’amore nelle sue varie forme, l’amore per la libertà, l’amore per la verità, l’amore per la giustizia e l’amore per l’amore, si intrecceranno con la canzone d’autore per coinvolgere il pubblico in un viaggio». Sempre a Ferento, ma nell’area Antiche Terme, il 6 agosto, alle 19,30, il giornalista Giuseppe Rescifina e il docente di Sociologia Franceso Mattioli, raccontano la storia dell’antica città che in epoca imperiale romana fu definita “Civitas splendidissima”.