La morte della giovane Aurora, dieci ispettori del ministero a Belcolle

La morte della giovane Aurora, dieci ispettori del ministero a Belcolle
Dito puntato contro i medici. I familiari di Aurora Grazini, la 16enne di Montefiascone trovata morta sabato mattina, non si danno pace e vogliono capire perché la ragazza...

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Dito puntato contro i medici. I familiari di Aurora Grazini, la 16enne di Montefiascone trovata morta sabato mattina, non si danno pace e vogliono capire perché la ragazza è stata dimessa dal pronto soccorso, dove l'avevano portata perché stava male, senza far niente per aiutarla. Se non somministrarle delle gocce per calmare una crisi di panico.

Per questo ieri alle 15 sono arrivati a Belcolle gli ispettori (ben 10) inviati dal ministero della Salute.

Una visita annunciata dal ministro Roberto Speranza poche ore dopo la morte della giovane. Gli ispettori, rimasti in ospedale per quattro ore, hanno visionato tutto il carteggio medico, acquisito documenti e parlato con i professionisti. Aurora stava male da giorni. Prima un'influenza, poi un forte dimagrimento avevano allertato la famiglia. Forse una piccola crisi, tipica degli adolescenti. Di certo a oggi ci sono pochi elementi.

L'arrivo al pronto soccorso di Belcolle venerdì sera. Aurora fa fatica a respirare. Ha dolori ed è in crisi: per i sanitari tutto fa pensare a un attacco di panico. E dopo averle dato delle gocce di En le prendono un appuntamento con lo specialista di psichiatria pediatrica. Al quale però Aurora non arriverà. Alcune ore dopo l'entrata a Belcolle esala il suo ultimo respiro. E' morta accanto alla mamma che, preoccupata per le sue condizioni di salute non l'ha lasciata nemmeno dormire da sola.

Di certo c'è anche che la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo. Un atto dovuto per fare chiarezza su una morte che al momento resta un mistero. Mistero che già oggi potrebbe iniziare a svelarsi: alle 14.30 il medico legale nominato dalla Procura inizierà l'esame autoptico. Probabilmente anche la famiglia Grazini, assistita dall'avvocato Giuseppe Picchiarelli, nominerà un consulente.


L'intento è uno solo: fare luce su quella morte. Capire come la giovane, che da giorni stava male, sia morta così all'improvviso. Sul corpo della ragazza, 17 anni a giugno, saranno eseguiti tutti gli esami del caso: solo i medici legali potranno dire se c'è stata negligenza da parte dei professionisti che hanno visitato Aurora, o se le cause della sua morte sono dovute a malattie congenite non venute ancora alla luce.
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Il Messaggero