La ceramica targata Civita Castellana (Viterbo) a Milano rafforza la sua leadership mondiale. Nella settimana edizione del Salone del mobile (visitato in tre giorni da quasi...
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«La nostra produzione - dice Gianni Calisti della Scarabeo e presidente di Federlazio Viterbo - ha fatto tendenza, confermando l'interesse degli addetti ai lavori. I risultati della dinamicità, degli sforzi e degli ingenti investimenti delle nostre imprese sono frutto della ricerca dei migliori standard qualitativi e di design: senza tutto questo sarebbe difficile vincere la battaglia della competizione globale». Anche Augusto Ciarrocchi della Flaminia, presidente della sezione ceramica di Unindustria, si è detto soddisfatto. «L'alta affluenza e il grande interesse per i nostri prodotti - afferma - rendono merito alle imprese che hanno investito per migliorare la qualità e il design. Siamo stati noi a fare scuola, ancora una volta».
Sui numeri da primato, aggiunge Giampiero Patrizi della Olympia, «si attesta l'altissimo grado di visibilità e di fiducia per le nostre produzioni, esprimono la forza del settore in un momento ricco di straordinarie opportunità». «Le nostre proposte sono state accolte positivamente», gli fa eco Franco Fulvio Colamedici, della Xilon. E Alessio Coramusi della Ceramica Cielo: «Torniamo a casa con tanti nuovi contatti: quello di Milano è stato un appuntamento molto interessante in prospettiva futura».
Oltre gli spazi espositivi, al Fuorisalone la Ceramica Globo è stata fra le protagoniste. La Ceramica Azzurra invece ha colto l'occasione per inaugurare il nuovo showroom a Brera, progettato dall'architetto Giancarlo Angelelli, per «un omaggio alla città lombarda e all'architettura senza tempo». E ha presentato la nuova collezione Hera, disegnata dall'architetto Daniel Libeskind, tra i professinisti al lavoro sul progetto Ground Zero, a New York.
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Il Messaggero