Il grande appuntamento si avvicina e il debutto in Eccellenza segnerà un passaggio storico. La Polisportiva Monti Cimini è pronta ad essere protagonista nel massimo...
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Un girone ricco di blasone con squadre del calibro di Astrea, Civitavecchia, Città di Ciampino, Ladispoli e Unipomezia: club ricchi di storia e di passato nobile alle spalle. Non solo nobiltà e manifesto però, ma anche tante qualità in campo con un girone che sarà composto da altre formazioni costruite per vincere come Valle del Tevere, Crecas e Vis Artena.
In tutto questo calcio romantico e storico ci sarà anche la Polisportiva Monti Cimini che ha alle spalle un passato fresco ma anche una palmares già condito da un successo e soprattutto tanta ambizione e voglia di stupire. “Partiamo per questa nuova avventura con entusiasmo e fame di fare bene – racconta alla vigilia un elettrico Francesco Torroni patron della Polisportiva – l’Eccellenza è un campionato affascinante e vogliamo essere protagonisti pur essendo una neo promossa. Il materiale c’è e qualcosa sul mercato potrebbe ancora accadere. Le polemiche sul girone? E’ acqua passata e ormai non serve più a niente: siamo pronti a confrontarci contro tutte le nostre avversarie”.
E di avversarie come detto ce se saranno tante: Valle del Tevere, Unipomezia, Crecas, Vis Artena, Ladispoli e Monti Cimini fanno parte del lotto che si contenderà il successo e l’accesso al secondo posto playoff, ma le sorprese e le mine vaganti del girone sono tante. “Il girone A quest’anno è forse il più difficile degli ultimi dieci anni – ammette la complessità del gruppo Marco Scorsini che sarà protagonista con il suo Crecas – ci sono piazze importanti e compagini ricche di qualità: la differenza la faranno i dettagli e il mercato di dicembre che spesso disegna un altro campionato”.
Dello stesso avviso anche Claudio Fazzini, allenatore tra i più vincenti della categoria che in questa stagione guida la rinascita del Civitavecchia. “Trovo difficoltà ad individuare le squadre che dovranno lottare per mantenere la categoria e questo complicherà i piani di tutti. Nessuno può sentirsi al sicuro e squadre costruite per fare un campionato di vertice potrebbero trovarsi a lottare per evitare playout e retrocessione diretta. Favorita? E’difficile ma credo che l’Unipomezia parta davanti a tutti”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero