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Sotto pressione i pronto soccorso del Viterbese. Influenza e Covid stanno mettendo a dura prova medici, infermieri e operatori socio-sanitari che lavorano nei reparti dedicati all’emergenza. I dati del primo pomeriggio di ieri restituivano un quadro impegnativo: al pronto soccorso di Belcolle 101 accessi, di cui 33 ricoverati e 11 in attesa di essere visitati. Due gli accessi ad Acquapendente, 11 all’Andosilla di Civita Castellana (di cui 4 in osservazione e un ricoverato) e sempre 11 all’ospedale di Tarquinia (un ricoverato).
La maggioranza dei pazienti che in questi giorni affollano i reparti sono anziani che presentano già altre patologie a cui si stanno aggiungendo virus influenzali e infezioni da coronavirus. Come spiegato al Messaggero nei giorni scorsi dalla dottoressa Silvia Aquilani, direttrice del Sisp, il Servizio igiene e sanità pubblica, più del Covid circolano però altri virus: influenzali, parainfluenzali e sinciziale (questo colpisce soprattutto i bambini, provocando bronchioliti). Sono le patologie respiratorie che più affliggono i viterbesi in questi giorni e che sono in notevole aumento. In ogni caso, i sintomatici che accedono al pronto soccorso sono sottoposti a tampone al fine di indirizzarli, se positivi, alla terapia antivirale. Una contingenza comune a tutta Italia in questo periodo, aggravata dalla carenza di personale vista la difficoltà di reperire medici disposti a lavorare al pronto soccorso (soprattutto in realtà vicine a Roma, come gli ospedali della Tuscia), come dimostrato dai continui bandi andati pressoché deserti e dal ricorso a cooperative esterne per coprire i turni.
Che il trend fosse in aumento lo dimostra anche il “Piano Aziendale per la gestione del flusso di ricovero e del sovraffollamento in pronto soccorso”, da poco deliberato dalla Asl di Viterbo. Secondo il report, nel 2022 rispetto al 2021 gli accessi sono cresciuti di circa l’11% Su un totale di arrivi che dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 sono stati 39.176, l’aumento rispetto al 2021 in numeri assoluti è di 3.919 pazienti. Rispetto agli esiti, il 50,6% è stato rinviato al domicilio, il 21,1 è stato invece ricoverato, il 6,7 inviato a strutture ambulatoriali e il 6,5 ha rifiutato il ricovero. Ma quello che emerge è soprattutto un trend in continua salita: dal 1° gennaio 2023 al 6 luglio 2023 si sono rivolti al pronto soccorso di Belcolle 20.598 pazienti, dal 4 luglio 2023 al 7 dicembre 2023 altri 19.600 pazienti, per un totale di 40.198 pazienti, 1.022 in più rispetto all’intero anno 2022, in media ulteriori 2,8 al giorno. E con questi numeri il 2024 sarà ancora peggio.
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