Infiltrazioni mafiose a Montalto, il prefetto chiude due locali

La Prefettura di Viterbo
Infiltrazioni mafiose, interdittiva per due attività di Montalto di Castro. Il prefetto di Viterbo, nei giorni scorsi, ha firmata l’interdittiva antimafia nei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Infiltrazioni mafiose, interdittiva per due attività di Montalto di Castro. Il prefetto di Viterbo, nei giorni scorsi, ha firmata l’interdittiva antimafia nei confronti di due attività ricettive di Montalto di Castro. Si tratta di una struttura alberghiera e di un locale per la ristorazione, entrambidella stessa società. Il provvedimento è stato adottato all’esito di un’istruttoria complessa condotta dal gruppo interforze antimafia, che avrebbe accertato l’esistenza di un effettivo rischio di contaminazione mafiosa.

Lo strumento dell’interdittiva antimafia rappresenta il mezzo di prevenzione, a disposizione della pubblica amministrazione, per far fronte al pericolo di infiltrazione mafiosa in ambito economico.
Questo strumento, a disposizione delle prefetture, ha lo scopo di prevenire le infiltrazioni mafiose nel mercato mediante l’interdizione delle imprese, che ne sono destinatarie. Le due attività oggetto del provvedimento sono state chiuse e non potranno riaprire. 
Non è la prima volta che il territorio costiero della provincia di Viterbo viene “a contatto” con la parola mafia. Già nel rapporto del 2022 della Direzione investigativa antimafia si parlava di compagini che tentavano di infiltrarsi. 
«Compagini autoctone dei Casamonica - si legge nel rapporto del secondo trimestre 2022 della Dia - interessati principalmente all’area di Tarquinia e Montalto di Castro dove significativi investimenti hanno portato all’acquisizione di numerose attività». Dai dati raccolti dallaDirezione investigativa negli ultimi anni gruppi criminali importanti avrebbe fatto affari nella Tuscia, inserendosi nelle attività agricole e in quelle turistico-ricettive. «Nel viterbese - spiegano ancora - i clan opererebbero anche in maniera silente riciclando proventi illeciti e rifornendo alcune importanti piazze di spaccio».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero