Viterbo, disegnati i "cento passi" nel parco dedicato alle vittime della mafia

Viterbo, disegnati i "cento passi" nel parco dedicato alle vittime della mafia
Cento passi tra i bambini. Come quelli che a Cinisi, in Sicilia, dividevano la casa di Peppino Impastato dall'abitazione del mafioso Gaetano Badalamenti. Invece oggi uniscono...

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Cento passi tra i bambini. Come quelli che a Cinisi, in Sicilia, dividevano la casa di Peppino Impastato dall'abitazione del mafioso Gaetano Badalamenti. Invece oggi uniscono diverse generazioni. A Viterbo sono stati disegnati a terra con la vernice rossa, all'interno del parco che l'amministrazione comunale ha dedicato al giornalista ucciso da Cosa nostra esattamente 38 anni fa. L'idea è stata del consigliere Christian Scorsi.

 


All'esterno, la targa di intolazione. A Impastato, ma anche a tutte le vittime della mafia. Lì è stato deposto un mazzo di fiori dal sindaco Leonardo Michelini. Poi, poi sulle note de "I 100 passi" dei Modena City Ramblers, sono stati percorsi veramente, in mezzo a mamme con le carrozzine, a bambini e ragazzi. «Nel viale interno al parco - spiega Scorsi - abbiamo colorato cento impronte con la vernice rossa. L'idea è venuta lo scorso anno, quando ci siamo resi conto che dalla targa al piazzale centrale del parco la distanza era, appunto, cento passi».

La prima orma l'ha colorata proprio il sindaco. Poi le autorità civili e militari, le associazioni e i cittadini hanno percorso quel breve tratto, simbolo della lotta alla mafia. Nello stesso giorno di un'altra ricorrenza importante: il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, anche lui ricordato. «E' importante raccontate ai nostri ragazzi le storie di Impastato e Moro. Adesso questi 100 passi speriamo che possano incuriosire i più giovani - conclude Scorsi - e fargli conoscere cosa è successo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero