Imbrattano i monumenti con scritte e disegni osceni, ma si firmano. E così il sindaco lancia l'appello sui social: se si presenteranno in Comune e pagheranno per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Questa volta i graffiti sono comparsi martedì pomeriggio proprio sulla chiesa di San Salvatore e sul campanile annesso che il Comune e la curia aveva ristrutturato da poco, spendendo 65mila euro. "Parliamo – spiega il sindaco – di uno dei campanili più belli del Lazio e di una chiesa di pregio risalenti all'XI secolo, costruiti con il tufo, un materiale molto delicato". Gli autori? "In quell'area – risponde – si ritrovano sempre ragazzi tra i 13 e i 14 anni. E infatti sotto uno dei murales c'è il nome di una ragazzina, poi cancellato. In un altro, proprio sul campanile, un cuore con le iniziali puntate: facile risalire agli autori".
Su Facebook Porri ha scritto: "Visto che le scritte riportano nomi di ragazzi, si invitano gli autori dell'atto di vandalismo a presentarsi in Comune per concordarne la ripulitura, prima di dover intraprendere azioni consequenziali". Il senso è semplice: se entro lunedì non si costituiranno spontaneamente, il sindaco andrà in caserma per denunciali. "Vorrei però che fossero i loro genitori a pagare per ripulire: sarebbe – conclude – una bella lezione perché cose del genere non le facciano più". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero