Il campo di calcio in sintetico al Pilastro prende vita: entro fine anno lavori al via

Il campo del Pilastro
A piccoli passi, ma con più certezze e date chiare. Il progetto per il nuovo impianto sportivo del Pilastro, che dovrebbe dotare il capoluogo della prima struttura sportiva...

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A piccoli passi, ma con più certezze e date chiare. Il progetto per il nuovo impianto sportivo del Pilastro, che dovrebbe dotare il capoluogo della prima struttura sportiva in erba sintetica, compie alcuni passi in avanti. Il progetto, per il quale il comune di Viterbo investirà 500 mila euro e che una volta realizzato diventerà il nuovo quartier generale della Viterbese, avanza. I tempi, rispetto alle previsioni iniziali che davano l’opera conclusa per la scorsa primavera-estate, si sono dilatati.


Tra cambio di amministrazione, presa visione della procedura e ritardi ancora non giustificati (la manifestazione di interesse per le ditte si è chiusa lo scorso 7 luglio) qualcosa si è inceppato. Un blocco che sta via via annullandosi in queste settimane con le prime due date certe che certificheranno i prossimi passaggi.

La data da cerchiare con il bollino rosso è quella del 23 ottobre: martedì prossimo si chiuderà la finestra per presentare l’offerta e quel giorno si capirà anche il numero reale delle aziende interessate all’opera.
Palazzo dei Priori però, per velocizzare il progetto e recuperare il tempo perso, ha già fissato anche la data della prima riunione della commissione tecnica incaricata di espletare il percorso che terminerà con l’assegnazione dei lavori. Il 25 ottobre ci sarà la prima seduta pubblica, alle quali seguiranno altre due.

La terza sarà quella conclusiva, dove verrà scelta la ditta vincitrice dell’appalto. Verosimilmente, al netto di complicazione che al momento sembrano non esserci, nella prima decade di novembre verranno assegnati i lavori. Subito dopo serviranno 35 giorni per verificare tutte le certificazioni dell’azienda vincitrice a meno che, opzione complicata e poco usata in gare di questo tipo, non si proceda con l’assegnazione dei lavori sotto riserva di legge. Lavori che, maltempo permettendo, potrebbero prendere il via entro fine anno, con una durata stimata in sessanta giorni.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero