“Dancalia, terra di conquista” è il reportage realizzato dal giornalista e fotoreporter Gianni Tassi in mostra al museo della Ceramica di Civita Castella dal 24...
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Quaranta ingrandimenti fotografici che vogliono evidenziare l’importanza e la bellezza di uno degli ultimi tesori dell’Africa che tra pochi decenni potrebbe non esistere più. L’ennesimo scempio ambientale che si sta consumando nell’indifferenza del mondo intero. La Dancalia, depressione vulcanica al confine tra Etiopia, Eritrea e Repubblica di Gibuti. Centomila chilometri quadrati al cui interno esiste una terra che la rivista del National Geographic ha definito “il posto più crudele sulla faccia della terra”.
Sotto quel territorio così unico e dal fragilissimo ecosistema c’è un bacino minerario di potassio valutato in 105 milioni di tonnellate che fa gola alle grandi aziende multinazionali di Canada, Stati Uniti, Cina e Norvegia. Ad anticipare la mostra l’incontro di venerdì mattina al Mice, con gli studenti delle scuole medie superiori durante il quale Tassi proietterà un video fotografico sulla Dancalia, racconterà il viaggio in quella terra e i motivi del reportage. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero