Il Museo della Ceramica oltre quota mille visitatori

Il Museo della Ceramica oltre quota mille visitatori
Il museo della ceramica “Casimiro Marcantoni” di Civita Castellana ha superato il tetto delle mille visite negli ultimi quattro mesi. Un record che nemmeno i gestori...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il museo della ceramica “Casimiro Marcantoni” di Civita Castellana ha superato il tetto delle mille visite negli ultimi quattro mesi. Un record che nemmeno i gestori si aspettavano.


«L’aumento degli appuntamenti culturali e artistici degli ultimi mesi – ha detto Valentina Mozzicarelli – ha contribuito a far conoscere lo spazio museale, che si trova nel centro storico della città, al fianco del liceo artistico e che è ospitato nella vecchia chiesa di San Giorgio. Tutti restano affascinati da questo luogo, perché possono ammirare la mostra permanente con degli oggetti di ceramica, che sono una rarità anche per gli studiosi».

Nel trimestre che va da gennaio e marzo sono stati circa 500 i turisti che l’hanno visitato. La provenienza è sia italiana che straniera e i maggiori frequentatori arrivano dal Lazio, e Roma in particolare, ma anche dalla Toscana.
I tedeschi guidano la classifica degli europei, ma non
mancano tra le presenze gli inglesi e i francesi, mentre per il resto delle altre nazioni i giapponesi sono i primi, seguiti da cinesi e statunitensi.

Il museo è anche punto di riferimento per i turisti che arrivano qui cercando informazioni per visitare le terrazze del Forte Sangallo e il Duomo Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero