I tesori del faraone hanno fatto centro: boom di presenze e trasferimento in Canada

Viterbo; la riproduzione della tomba di Tutankhamon
Tutankhamon e i suoi tesori: tutti li vogliono. Costringendo il ministero dell’Antichità della Repubblica d’Egitto a compilare una sorta di lista d’attesa...

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Tutankhamon e i suoi tesori: tutti li vogliono. Costringendo il ministero dell’Antichità della Repubblica d’Egitto a compilare una sorta di lista d’attesa dei Paesi intenzionati ad ospitare la mostra che dal primo luglio occupa le viscere del Palazzo dei Papi del capoluogo. Ed è meta ininterrotta di visitatori provenienti da tutt’Italia.


«E’ così. Con molta probabilità, Tutankhamon si trasferirà in Canada», conferma Giacomo Barelli, consigliere comunale di “Viva Viterbo”, nella sua veste di coordinatore, in nome e per conto della Fondazione Sib di Eugenio Benedetti e di Caffeina, di un evento che questa estate ha rappresentato la principale attrazione cultural-turistica del centro storico della città.

Lo certificano i numeri: a oggi, sono state ampiamente superate le 20mila presenze e domenica scorsa sono stati staccati circa 600 biglietti (per la precisione: 586) superando così il record registrato a Ferragosto, quando varcarono la soglia del Palazzo 500 visitatori.

«E’ la prova – sottolinea l’avvocato – che l’idea di Eugenio Benedetti, l’imprenditore-filantropo, presidente della Fondazione società italiana beneficenza, ispiratore dell’iniziativa, ha colto nel segno. Creando una eccellente opportunità, insieme gli spettacoli dei Dervisci Rotanti, per rinsaldare i secolari legami tra Italia ed Egitto».

Le repliche ufficiali dei tesori, a cominciare dalla maschera funeraria d’oro, e il corredo del faraone-fanciullo (copie perfette, definite “falsi antichi autentici” di quanto rinvenuto nella tomba della Valle dei Re il 4 novembre 1922 dall’archeologo britannico Howard Carter) si possono ammirare fino al 28 ottobre.

Una data ultimativa, in quanto la Curia ha già programmato di allestire nelle sale del Palazzo dei Papi una mostra curata dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio.


«C’è un tentativo da parte nostra – informa Barelli – di prorogare Tutankhamon, anche per poter organizzare visite guidate a favore della popolazione scolastica degli istituiti di ogni ordine e grado. L’obiettivo è tenerla aperta fino al 31 dicembre, affiancandola al Caffeina Christmas Village, confezionando in tal modo un’occasione di rilievo per attrarre flussi turistici durante le festività natalizie. Ma, considerata l’indisponibilità della attuale sede, è necessario reperire trovare una soluzione idonea in una adeguata struttura, ci auguriamo di trovarla con l’ausilio dell’amministrazione comunale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero