Con Caffeina si accendono le luci sul campo di Villanova. Attori e vecchie glorie danno il calcio d'inizio

Foto di gruppo per la Nazionale attori (in bianco) e le vecchie glorie della Viterbese
Ore 19.13, e luce fu. L'accende il vescovo Lino Fumagalli, arrivato col quarto d'ora episcopale di ritardo (causa cresime) in questo spicchio di città tra la Cassia...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ore 19.13, e luce fu. L'accende il vescovo Lino Fumagalli, arrivato col quarto d'ora episcopale di ritardo (causa cresime) in questo spicchio di città tra la Cassia e i palazzoni, quartiere Villanova, una delle prime appendici di quella periferia residenziale viterbese che oggi è diventata più grande e forse pure meno verace.


"Un gol per l'oratorio", si chiama questo sabato sera lontano dagli spritz. Siamo al campo sportivo parrocchiale, creato da don Armando Marini quarant'anni fa e oggi ereditato da don Emanuele Germani, il padrone di casa, quello che lo ha reso moderno, comodo, sicuro. E infatti oggi sono tutti qui per accendere le luci, il nuovo mirabolante impianto di illuminazione a led finanziato dalla Fondazione Caffeina (e dal suo socio della prima ora Carlo Rovelli) e pronto a risplendere. Un sistema all'avanguardia, basso consumo e grande resa, che toglierà dal buio le lunghe serate invernali dei bambini e i ragazzi che vengono a fare calcio in questo posto, anche coi colori del neonato Villanova Fc.

«Buona partita a tutti», dice sua eminenza dopo la benedizione, e si comincia a giocare, per la partita inaugurale. Da una parte, le vecchie glorie della Viterbese: una carrellata di ex giocatori che attraversa gli anni Ottanta (Aspromonte, Bettiol, Coletta, Carbone, Checco Arcangeli, Siddi, Turchetti, Proietti Palombi), accarezza i Novanta (Fimiani, Del Canuto, Barbaranelli, Guernier, Valentini) e sfonda nei Duemila (Riccardo Bonucci, Ingiosi, Santoruvo). Dall'altra, la Nazionale italiana attori, squadra itinerante che si muove per scopi benefici e che per l'occasione schiera reduci dai vari reality come Brice Martinet e Andrea Preti, attori come Fabrizio Rocca, sportivi come Stefano Pantano (idolo della spada olimpica) e registi come Giulio Base. Allenatore, l'ex portiere della Lazio Fernando Orsi, detto Nando. Tutti, comunque, applauditissime dalle ragazzine (e dalle mamme) in tribuna, che evidentemente conoscono le loro gesta. L'arbitro è viterbese: Rinaldo Menicacci, assistenti Prota e Pepponi.


Inni nazionali – quello pontificio per primo – saluto delle autorità e della ex miss Italia Alice, fotografatissima, spettacolo degli sbandieratori e della banda musicale di Bassano in Teverina, e via, si gioca. Passano tre minuti e la Viterbese è in vantaggio: segna Vincenzo Santoruvo, e nella testa del tifoso nostalgico si aprono praterie di ricordi e di illusioni. Per gli attori, pareggia Fabrizio Romondini, che in realtà è un ex calciatore pure lui, ed ex gialloblu pure (pochi mesi nella prima squadra della gestione Camilli, cinque anni fa). La storia che s'incrocia, si mischia con le prime gocce di pioggia, prima che si perda il conto dei gol, in una serata in cui il risultato non conta, ma conta solo la luce. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero