Giorni Anomali addio, la band si scioglie: «Grazie di cuore al nostro popolo». Il 22 l'ultimo concerto

Giorni Anomali addio, la band si scioglie: «Grazie di cuore al nostro popolo». Il 22 l'ultimo concerto
«Caro popolo dei Giorni Anomali, prima poi questo giorno sarebbe dovuto arrivare». Quel giorno che ogni fan di una band non vorrebbe mai vedere. Dopo aver appena...

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«Caro popolo dei Giorni Anomali, prima poi questo giorno sarebbe dovuto arrivare». Quel giorno che ogni fan di una band non vorrebbe mai vedere. Dopo aver appena festeggiato i 10 anni di attività, il 24 novembre, il gruppo capitanato dal vocalist Federico Meli ha deciso di sciogliersi. Ed è proprio lui a comunicarlo al suo popolo, spiegando che il suo cammino in musica proseguirà in solitaria. Prima dell'addio però c'è una sopresa finale.


Nato nel 2009, oltre a Meli sul palco vede Riccardo Aquilanti e Alessio Forlani alle chitarre e Federico Maragoni alla batteria. Un lungo cammino fino a poco tempo fa condiviso anche con Stefano Capocecera al basso. In questa decade, oltre ad aver sfornato una serie di dischi, hanno collaborato con Andrea "Cucchi" Innesto, sassofonista storico di Vasco, recentissima quella con Povia, insieme al quale hanno suonato e inciso il brano "Il tempo delle illusioni".

Ecco il messaggio di Meli. «La band, per come la conoscete - dice - da oggi non esisterà più. Tornerà al suo stato primordiale di progetto cantautoriale e porterà il mio nome: "Federico Meli". I motivi sono molteplici e non sto qui ad elencarli, preferisco invece ringraziare da parte mia, e da parte degli altri componenti della band, tutti quanti voi che avete reso le nostre esibizioni delle vere e proprie feste di piazza».

Nella città dei Papi sono stati un caso raro. «Abbiamo creato, noi e voi, un precedente che difficilmente sarà emulato da qualcun altro nella meravigliosa Viterbo. Sono fiero e orgoglioso di essere appartenuto a questa Tribù e spero di continuare ad emozionarvi con le canzoni che produrrò e pubblicherò da solista da oggi in avanti. Tutti noi abbiamo bisogno di intraprendere strade nuove e scoprire nuovi orizzonti ma non è detto che un domani non si possa tornare tutti insieme sul palco, a fare la festa che così bene abbiamo saputo fare».


C'è ancora tempo per il saluto. «Come si confà al nostro stile ci esibiremo, per l'ultima volta, il prossimo 22 dicembre al "Vintage" di Fabrica di Roma. Le parole le porta via il vento - conclude Meli - quello che è stato parla da solo. Grazie di cuore». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero