Gettò feto nel cassonetto, era introvabile: è nel carcere di Londra

Viterbo - Via Solieri dove fu trovato il feto
Alina Ambrus non è una primula rossa, ma è detenuta in un carcere inglese. La donna, condannata in via definitiva a 4 anni e 8 mesi per feticidio, è...

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Alina Ambrus non è una primula rossa, ma è detenuta in un carcere inglese. La donna, condannata in via definitiva a 4 anni e 8 mesi per feticidio, è rinchiusa in un carcere di Londra. La notizia, quasi incredibile, è arrivata ieri dal suo ex difensore che è riuscito a localizzarla. «Si trova in carcere a Londra - ha spiegato l’avvocato Samuele De Santis - e sta scontando la pena inflittagli in Italia».


Alina per mesi è stata cercata dal Tribunale di Viterbo per venire a testimoniare nel processo in Corte d’Assise che vede imputato l’infermiere di Tuscania che nel 2013 la aiutò ad abortire clandestinamente.

La Ambrus il 2 maggio 2013 dopo aver assunto del Ciprodin (farmaco usato anche per aborti clandestini) ebbe un “parto” nel bagno di casa a San Faustino. Poche ore dopo in preda a una forte emorragia chiamò l’amico infermiere per farsi portare in ospedale. Prima dell’arrivo al pronto soccorso la donna gettò nel cassonetto di via Solieri nel quartiere Carmine il corpicino della bimba che aveva partorito.

Per questi fatti la donna ha scontato solo sei mesi di reclusione poi in attesa che la sentenza diventasse definitiva è fuggita all’estero facendo perdere le sue tracce. Sarebbe stata rintracciata dalla polizia inglese. Durante un normale controllo documenti sarebbe stata arrestata e portata in carcere per scontare la condanna definitiva pendente. Nel frattempo è iniziato il processo all’infermiere accusato di omicidio volontario, premeditato e aggravato e occultamento di cadavere in concorso ed esercizio abusivo della professione. 
Martedì durante l’udienza della Corte d’Assise sì deciderà se ascoltare Alina per rogatoria internazionale o chiederne l’estradizione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero