Gasolio non a norma, maxisequestro al casello di Orte

Controlli ai distributori
Gasolio non a norma, le fiamme gialle sequestrano ventimila litri a un distributore. Il titolare denunciato per frode. I provvedimenti sono scattati all’esito di...

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Gasolio non a norma, le fiamme gialle sequestrano ventimila litri a un distributore. Il titolare denunciato per frode. I provvedimenti sono scattati all’esito di un’attività ispettiva della Guardia di finanza e dell’Agenzia delle dogane di Viterbo in un distributore di carburanti nei pressi del casello dell’autostrada a Orte e tramite un posto di controllo sulle autocisterne in transito nel vicino snodo autostradale. 

L’obiettivo dei controlli delle fiamme gialle di Viterbo era verificare la bontà del prodotto petrolifero sottoposto ad accise e pronto per essere immesso in commercio, sia sotto l’aspetto qualitativo che quantitativo. In particolare del gasolio per autotrazione oggetto di frequenti frodi. Al termine dell’ispezione sarebbe stata rilevata un’irregolarità che ha portato al sequestro penale di ventimila litri di gasolio, in quanto il prodotto non avrebbe risposto alle caratteristiche qualitative ammesse essendo stata ipotizzata una miscelazione non autorizzata.
I primi controlli sono stati fatti sul posto tramite i periti chimici e la strumentazione tecnica presente sul laboratorio chimico mobile dell’Agenzia delle dogane di Roma. La non conformità del prodotto sarebbe poi stata confermata dalla successiva analisi di riscontro effettuata nel laboratorio chimico della Capitale dell’Agenzia.

All’esito dell’ispezione è scattata una denuncia all’autorità giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio ed è stata attivata la procedura per il controllo del deposito da cui era stato effettuato il carico del mezzo controllato, interessando sia il reparto della Guardia di finanza che l’ufficio delle Dogane competenti territorialmente. «Continua, tra i finanzieri della Guardia di Finanza di Viterbo e i funzionari dell’Ufficio delle Dogane - spiegano le fiamme gialle - la collaborazione avviata dalle due amministrazioni a seguito del protocollo d’intesa sottoscritto il 3 aprile 2023, concentrandosi in particolare sul controllo delle accise. L’attività ispettiva è stata realizzata grazie alla disponibilità di periti chimici e della strumentazione tecnica presente sul laboratorio chimico di Roma mobile dell’agenzia, abbinata al presidio territoriale del corpo . I controlli - concludono le fiamme gialle - sono stati rivolti a verificare la bontà del prodotto petrolifero sottoposto ad accise e pronto per essere immesso in commercio». I controlli incrociati di Finanza e Agenzia delle dogane continueranno anche nelle prossime settimane. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero