In pochi giorni è stato subito sold out. Un nome, una garanzia. Lui è Fritz Kalkbrenner, una sorta di messia dai capelli corti e gli occhi scuri di passaporto...
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Introdotto alla techno dal fratello maggiore e dall’amico Sascha Funke, Kalkbrenner è riuscito a diventare negli anni uno degli alfieri del genere a Berlino. E da lì ha conquistato una fama mondiale con ospitate nei locali più cool del mondo. “Ci sono voluti mesi di preparazione, trattative che in più di qualche occasione sembravano arenarsi, e invece, alla fine siamo riuscito a convincerlo”, dicono gli organizzatori, tutti under 30 e la voglia di spaccare la noia delle serate viterbesi.
E sembrano esserci riusciti, visto che all'appuntamento d'esordio hanno ricevuto prenotazioni da tutto il centro Italia. La sua performance sarà anche immortalata dal video maker Luca Dea. L'artista, che sui suoi profili social vanta milioni di follower, sarà accompagnato da un gruppo di musicisti viterbesi. Giovani talenti in attesa di sbocciare.
Kalkbrenner sarà solo il primo nome di fama mondiale che approderà a Viterbo grazie alla “Drop”, una fusione tra più organizzatori di eventi, il simbolo di come i locali viterbesi, a cominciare dal Milk club, abbiano messo da parte le individualità per trasformare la città in un punto di riferimento culturale e musicale. Una sigla che in italiano suona come “sganciare”. La bomba. La prima è già pronta all’impatto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero