Foreste della Tuscia, scatta il piano di salvaguardia

Foreste della Tuscia, scatta il piano di salvaguardia
Certificazione di gestione sostenibile di 3.000 ettari di foreste nel Lazio, si muovono anche le aziende che operano sul territorio. In questo caso la Findus che...

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Certificazione di gestione sostenibile di 3.000 ettari di foreste nel Lazio, si muovono anche le aziende che operano sul territorio. In questo caso la Findus che collaborerà nell’attivazione di un percorso di sostenibilità e di valorizzazione del territorio locale. Il Gruppo, avente come capofila e gestore Elena Mingarelli, professionista operante nel settore della pianificazione forestale, è composto da: Regione Lazio - Settore Patrimonio, Comunità Montana dei Monti Cimini, Comune di Caprarola, Comune di Soriano nel Cimino, Azienda Forestale La Bronca e La Palanzana snc.


«Impegnarsi per la gestione forestale sostenibile Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale) -si legge in una nota- è un gesto importante: le foreste gestite in modo sostenibile forniscono legno secondo il naturale ritmo di crescita delle piante, mantengono la biodiversità degli ecosistemi, assolvono ad una funzione protettiva nei confronti di acqua, terreno e clima e forniscono tanti altri benefici ecosistemici che è possibile scoprire visitando il sito www.pefc.it».

Il progetto prevede la certificazione PEFC di foreste poste nel comprensorio vulcanico Cimino-Vicano e riguarda i territori di Viterbo, Soriano nel Cimino e Caprarola. Si tratta di aree di grande bellezza paesaggistica e valenza naturalistica in cui le cime del Monte Cimino, della Palanzana, del Monte Venere e del Monte Fogliano segnano il panorama punteggiando valli più o meno estese ed elevandosi sulla caldera del Lago di Vico. L’area interessata ospita anche Riserve e Patrimoni Unesco, quali la Conca del Lago di Vico con la sua Riserva, la Faggeta dei Monti Cimini e siti della Rete Natura 2000. Questi territori sono noti fin da epoca romana per essere vocati per la produzione di legname e, tra le molteplici tipologie forestali presenti, ricopre particolare importanza il ceduo di castagno. Le procedure per la certificazione PEFC sono già partite e la data stimata per il suo ottenimento è maggio 2021. Questo progetto di certificazione, e in generale il supporto alla gestione forestale sostenibile secondo i parametri internazionali del PEFC, rientrano nell’insieme di attività dell’azienda di surgelati che ha sede proprio nel Lazio Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero