Feste di Natale da record, Viterbo ha fatto il pienone

Feste di Natale da record, Viterbo ha fatto il pienone
«Sei gennaio, l'Epifania, che tutte le feste le porta via». Non solo quelle della tradizione sacra, ma anche le profane che hanno punteggiato il capoluogo...

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«Sei gennaio, l'Epifania, che tutte le feste le porta via». Non solo quelle della tradizione sacra, ma anche le profane che hanno punteggiato il capoluogo nell'ultimo mese e che squadernano un bilancio all'insegna dell'esultanza.


L'esultanza del sindaco Giovanni Arena che sventola i dati diramati da Federalberghi («il 75% delle strutture ricettive ha registrato il tutto esaurito») e si dice «molto soddisfatto per un trend che ci vede tra le mete del Lazio preferite da migliaia di turisti». L'esultanza del giovane assessore comunale alla Cultura e turismo, Marco De Carolis, secondo il quale «la strada indicata dagli Stati generali del turismo (la convention organizzata il 27 luglio scorso, in esordio dell'esperienza amministrativa, ndr), fatta di eventi di qualità, cura della città, innovazione e capacità di fare sistema ha cominciando a dare i suoi frutti».

Ma esulta anche Giacomo Barelli, consigliere della lista civica Viva Viterbo, già assessore al Turismo nella giunta Michelini, cui preme sottolineare che la città «ha imboccato la strada giusta e i dati degli albergatori, da un lato smentiscono quanti dicono che il nostro sia solo un turismo mordi e fuggi, dall'altro sono la migliore conferma e ricompensa del lavoro fatto dalla città e in primis da operatori privati».


Al coro dei soddisfatti si associano gli operatori economici. Non solo i locali (che hanno riempito le strutture alberghiere di ogni ordine e grado, nonché ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, rivendite di prodotti tipici) ma anche i quaranta standisti che hanno scelto di lavorare a Viterbo nell'area del
Christmas Village. «E rinnoveranno la presenza sottolinea il presidente della Fondazione Caffeina, Andrea Baffo - per la prossima edizione: una prova di sostegno agli affari e di marketing territoriale che può dirsi riuscita».

Dalle loro voci tante parole di apprezzamento. «E' stato un bell'evento, diverso dall'anno scorso e in un certo senso migliore», dichiarano a un foodtruck, presente fin dalla prima edizione. «Di mercatini di Natale aggiunge un esercente abruzzese - ce ne sono tanti in tutta Italia, ma l'esperienza di Viterbo è diversa e qualificante». «I clienti rileva un altro standista - ha risposto bene. Sono circolate anche critiche, ma noi del settore sappiamo che la perfezione non esiste e qui la qualità è molto alta rispetto ad eventi simili».

Le valutazioni positive si sono espresse materialmente nell'affollamento che si è creato, soprattutto nei fine settimana, per accedere alle attrazioni nel centro storico. I dati ufficiosi raccontano che gli accessi al Village (escludendo perciò chi si è limitato al semplice struscio) sono stati superiori del 10 per cento rispetto allo scorso; dei visitatori, inoltre - e questo è il dato più significativo - i due terzi sono stati di fuori Viterbo.


Mentre la mostra I tesori di Tutankhamon. La tomba, il corredo, nel doppio allestimento, dapprima a palazzo dei Papi, quindi negli spazi dell'ex tribunale di piazza Fontana Grande, si è dovuta accontentare, si fa per dire, di essere ammirata da 40mila persone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero