Facchini, benemerenza civica per la squadra del Trasporto del Giubileo

Facchini, benemerenza civica per la squadra del Trasporto del Giubileo
E’ in arrivo un nuovo riconoscimento. Dopo quello internazionale dell’Unesco, eccone uno al massimo livello cittadino: ai Facchini verrà concessa la civica...

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E’ in arrivo un nuovo riconoscimento. Dopo quello internazionale dell’Unesco, eccone uno al massimo livello cittadino: ai Facchini verrà concessa la civica benemerenza per il Trasporto eccezionale del Giubileo. Non solo a tutti quelli che hanno preso parte – a qualsiasi titolo tra i componenti del Sodalizio – al percorso allungato in via Marconi lo scorso 3 settembre, ma anche al costruttore Vincenzo Fiorillo e all’ideatore di Gloria in excelsis, Raffaele Ascenzi.


L’ultima volta era accaduto nel 1984, all’indomani del Trasporto straordinario del 27 maggio davanti a Papa Giovanni Paolo II. A distanza di 32 anni arriva il bis. A proporlo è stato il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba, d’intesa con sindaco Leonardo Michelini, l’assessore Giacomo Barelli e la consigliera delegata ai rapporti con il Sodalizio, Maria Rita De Alexandris. Andrà a tutti i Facchini che hanno preso parte all’ultimo Trasporto, compresi addetti, guide, medici, infermieri,  ideatore e costruttore. Insomma, tutta la squadra presente e impegnata sul percorso, che ha visto lo sforzo ulteriore fino a piazza Martiri d’Ungheria, in occasione del Giubileo della misericordia, che si è chiuso proprio nelle ultime ore.

Ora si tratta di portare la proposta prima in commissione e poi nella sala d’Ercole, perché serve l’okay del consiglio. Il riconoscimento è regolato infatti dallo statuto del comune di Viterbo, articolo 2, comma 12: «Il comune – si legge – concede la cittadinanza onoraria o l’attestato di civica benemerenza a personalità italiane o straniere che abbiano acquisito meriti particolari nei confronti della città. La delibera relativa è adottata dal consiglio comunale a maggioranza assoluta dei componenti su proposta di uno o più consiglieri o del sindaco e sulla base di una motivata relazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero