Accelerano nel secondo trimestre di quest’anno le esportazioni dei poli tecnologici laziali, tra cui quelle del distretto della ceramica di Civita Castellana. ...
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La crescita complessiva è del 5,9% ed evidenziando un maggior dinamismo rispetto alla media nazionale (+1%). I dati arrivano dallo studio realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Dopo una leggera flessione nel primo trimestre del 2018, nel secondo trimestre il distretto della ceramica ha registrato una crescita del 3,3% nel periodo aprile-giugno 2018, totalizzando nel semestre un flusso di esportazioni di circa 54 milioni di euro (+1,6% tendenziale), ancora lontano dai massimi del primo semestre 2008, ma miglior risultato dal 2009.
Il trend di crescita prosegue dal 2015. Analizzando i flussi verso i principali paesi di destinazione, è proseguita la crescita verso gli Stati Uniti, dove i prodotti della ceramica sanitaria sono sempre più apprezzati, tanto da divenire primo paese di destinazione, con un incremento di circa 1 milione di euro rispetto al primo semestre del 2017 (+24,9%).
In Europa, sono cresciuti i flussi verso Germania, Francia e Spagna, che hanno registrato variazioni positive rispettivamente del 16,8%, 10,5% e 11,1% tendenziale, tali da compensare le riduzioni verso il Regno Unito (-11,9%) e soprattutto verso la Svizzera che, con un decremento di oltre 1 milione di euro, ha chiuso il semestre con un -26,4% tendenziale.
Pieluigi Monceri, responsabile della direzione regionale Lazio, Sardegna e Sicilia della banca, ha detto: «Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto nel corso del 2018. Con lo sviluppo del “programma filiere” abbiamo potuto offrire alle imprese fornitrici appartenenti ai poli tecnologici e ai distretti tradizionali un più agevole e vantaggioso accesso al credito; inoltre con il supporto di team specialistici abbiamo lavorato al fianco delle aziende sull’internazionalizzazione e l’innovazione digitale. Le prospettive per i settori hi-tech e per le imprese tecnologiche laziali, sono positive anche per il futuro». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero