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Se il mese di giugno sarà caratterizzato dalle prenotazioni last minute, a luglio il numero di camere occupate potrebbe salire fino al 70%, mentre agosto sarà il mese del tutto esaurito. Secondo un’indagine AssoTurismo, nell’estate 2021 il rimbalzo rispetto allo scorso anno sarà del 20%. «Una crescita significativa che sottolinea la ripresa del settore turistico – spiega Vincenzo Peparello, responsabile area turismo Confesercenti Viterbo -. Seppure con dei distinguo».
La cartina che esce dal report dell’associazione infatti rimanda l’immagine di una provincia spaccata a metà, da una parte il litorale e le città d’arte (che registrano le previsioni di crescita maggiore, +24%, spinte anche una diminuzione dei prezzi), dall’altra l’area del bacino del Lago di Bolsena, la difficoltà del quale è stata rimarcata dagli stessi operatori.
«Il motivo è semplice – continua Peparello – a spostare il peso sulla bilancia è la tipologia del turista. A scegliere le località di mare sono soprattutto gli italiani, il lago invece è meta tradizionale degli stranieri»; l’arrivo dei quali, dalla Germania e dall’Olanda su tutti, è ancora ingessato dalla pandemia, dall’incertezza sul green pass e dal ritardo della campagna vaccinale rispetto ad altre zone d’Europa, e stimato tra il 30% e il 40% (nel migliore dei casi) sul 2019.
Se la nuova ondata turistica poi premia le strutture extra alberghiere, appartamenti, campeggi, agriturismi e bed and brekfast, per gli hotel la stagione resta più complicata nonostante segnali incoraggianti.
«Per gli alberghi – conferma Peparello – la ripresa sarà più lenta. Questo significa che bisogna tenere alta l’attenzione sulla filiera turistica – aggiunge Peparello -. Alle spalle abbiamo 14 mesi duri, fatti di chiusure e limitazioni. 12 o 15 settimane di lavoro non basteranno per riprendersi dalla crisi. Quello che è sicuro è che possiamo guardare al futuro con più tranquillità, specialmente sul litorale».
Litorale dal quale arrivano buone notizie. Dopo gli affitti, polverizzati per i mesi centrali dell’estate a già a metà aprile, arrivano segnali di boom anche dai campeggi, spinti dalla crescente richiesta di una vacanza green.
«Solo la scorsa settimana abbiamo ricevuto decine di prenotazioni – spiga Renato Bacciardi, titolare del Tuscia Camping Village di Tarquinia Lido e responsabile regionale AssoCamping -. Luglio e agosto restano i mesi più gettonati con pochi posti rimasti, ma la sensazione è che la stagione possa allungarsi. Le previsioni sono migliori rispetto allo scorso anno».
«Sul 2020 la crescita è del 25% - aggiunge Maurizio Eleuteri, membro del direttivo nazionale AssoCamping e gestore del camping pionier Etrusco di Montalto - . La componente italiana sta compensando l’assenza degli stranieri». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero