Emergenza caldo, già in aumento gli accessi a Belcolle

Belcolle a Viterbo
In ritardo rispetto al solito, ma sono arrivate. E stanno facendo...

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In ritardo rispetto al solito, ma sono arrivate. E stanno facendo sudare. Le temperature torride, con picchi vicini ai 40 gradi (almeno quelle percepite) hanno provocato negli ultimi giorni un aumento dei malori legati al caldo. Niente di imprevisto, anzi tutto come da copione. Tanto che proprio la scorsa settimana la Regione aveva lanciato il piano di prevenzione 2019 che coinvolge tutte le Asl, rivolto alle persone dai 65 anni in su.
 
La copertura assistenziale è assicurata dai medici di medicina generale che hanno aderito al piano di sorveglianza per affrontare l'emergenza caldo: ciascun soggetto a rischio è inserito nel programma attraverso una scheda personale. “È prevista – ha spiegato Alessio D’Amato, assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria - una sorveglianza attiva sulla popolazione target, sulla base dei quattro diversi livelli di rischio. È inoltre a disposizione una App (Caldo e Salute) per verificare la situazione e consultare i bollettini d’allarme”.
 
La macchina operativa messa in campo è ormai rodata nella Tuscia. Nell’ultimo weekend, complice il termometro rosso, gli accessi al pronto soccorso di Belcolle sono aumentati di circa il 15% rispetto ai fine settimana precedenti. In numeri assoluti, sabato medici e infermieri si sono presi cura di 150 pazienti, mentre domenica di 116. “Abbiamo avuto a che fare – spiega il primario facente funzione, Daniele Angelini – con bambini e anziani vittime di svenimenti, disidratazione, colpi di caldo e di calore. I più piccoli vengono presi in carico dalla Pediatria mentre gli altri sono tenuti in osservazione e vengono reidrati con soluzioni saline ed elettrolitiche”.
 
Oltre all’intervento sanitario immediato, nel reparto di emergenza i pazienti e i loro familiari ricevono tutti i consigli necessari per combattere il caldo senza ripercussioni sulla salute. “Ricordiamo – continua Angelini – che occorre bere tanto. Oltre all’acqua, vanno bene tisane, thè e camomilla. Occorre poi mangiare cibi freschi, evitare di uscire quando le temperature sono più alte e controllare la pressione, tenendo anche a mente che i medicinali contro l’ipertensione e per il cuore col caldo si potenziano”. Il numero di malori legati all’afa è in linea con quelli registrati lo scorso anno. Quello che cambia è il periodo: nel 2018 già a maggio al pronto soccorso erano aumentati gli accessi, mentre quest’anno il grande caldo è arrivato solo a giugno inoltrato.
 
 
 
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Il Messaggero