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«Il Comune deve essere parte dell’Apea». C’è pure la firma su un contratto, apposta davanti alle aziende del Poggino-Ciprovit e dell’Acquarossa: Chiara Frontini entra nelle aree produttive con quanto finora gli imprenditori hanno chiesto, inascoltati, a palazzo dei Priori. Ma non è l’unica novità per l’aspirante sindaca di Viterbo 2020: saranno cinque le liste a sostegno, per 160 candidati. Quanti assessori avrà la sua possibile giunta? «Sei? Nove? Quanti serviranno per ottenere il risultato». E i progetti saranno finanziati con quali fondi? «Quelli comunali e del Pnrr».
Elezioni, mezzo centrodestra in cerca di un nome. E il numero di liste in campo cresce
Intanto c'è l’indiscrezione: le liste potrebbero diventare sei, perché pare manchi un soffio all’accordo con Vittorio Sgarbi, che entrerebbe in giunta, ma non in contrapposizione con Alfonso Antoniozzi, assessore alla cultura in pectore.
Il contatto? In 11 punti promette ciò che viene chiesto da 20 anni: sistemazione di via dell’Industria, realizzazione dell’Apea, completamento delle opere di urbanizzazione, collegamento con la Cassia nord, supporto per l’accesso ai fondi europei e rapporto diretto con l’amministrazione. Il Comune entrerà nell’Apea? «Deve esserne assolutamente parte – dice - non sono però convinta che il consorzio sia la forma giuridica migliore, essendo a tutti gli effetti una partecipata. E’ stato quello il vulnus».
Perché Frontini dovrebbe riuscire laddove tutti hanno fallito? «La differenza è il metodo: la visione è comune, c’è spirito di squadra. Se nei primi sei mesi non avremo iniziato almeno una delle cose promesse, possono venire a cercarci». A proposito di squadra, le liste «saranno cinque, rappresentative di diverse realtà: formano un patto civico».
Frontini ha inglobato rappresentanti di vari settori, l’eventuale giunta potrebbe essere molto corposa. «Ho un’idea puntuale di come saranno organizzate le deleghe. Ogni settore corrisponderà a un assessorato. Ora presentiamo quello dei servizi ai cittadini, alle imprese e alla valorizzazione delle aree produttive. Sarà un punto qualificante sui servizi a domanda individuale: anagrafe, scuolabus, mense, sportello unico per le attività produttive, l’interfaccia tra amministrazione e utenza».
Quanti assessori, dunque? «Nel momento in cui avremo tanti fondi – continua - uno in più o in meno è il minore dei problemi: dobbiamo portare risultati, al primo tagliando poi valuteremo». A proposito di fondi, da dove arriveranno? «Alcuni giacciono da oltre 5 anni, ottenuti dalle passate amministrazioni, altri arriveranno dal Pnrr. Anche per le mie capacità professionali – conclude Frontini - penso di essere in grado di capire dove e con quali tempi accedere ai fondi e metterli in opera». Ieri intanto il Movimento 5 Stelle e Luisa Ciambella hanno presentato le rispettive sedi e liste.
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