Elezioni: 5 liste per Frontini, a Grotte c'è l'anti Micci. Contratto con le imprese

Elezioni: 5 liste per Frontini, a Grotte c'è l'anti Micci. Contratto con le imprese
«Il Comune deve essere parte dell’Apea». C’è pure la firma su un contratto, apposta davanti alle aziende del Poggino-Ciprovit e...

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«Il Comune deve essere parte dell’Apea». C’è pure la firma su un contratto, apposta davanti alle aziende del Poggino-Ciprovit e dell’Acquarossa: Chiara Frontini entra nelle aree produttive con quanto finora gli imprenditori hanno chiesto, inascoltati, a palazzo dei Priori. Ma non è l’unica novità per l’aspirante sindaca di Viterbo 2020: saranno cinque le liste a sostegno, per 160 candidati. Quanti assessori avrà la sua possibile giunta? «Sei? Nove? Quanti serviranno per ottenere il risultato». E i progetti saranno finanziati con quali fondi? «Quelli comunali e del Pnrr».

Elezioni, mezzo centrodestra in cerca di un nome. E il numero di liste in campo cresce

Intanto c'è l’indiscrezione: le liste potrebbero diventare sei, perché pare manchi un soffio all’accordo con Vittorio Sgarbi, che entrerebbe in giunta, ma non in contrapposizione con Alfonso Antoniozzi, assessore alla cultura in pectore. E in squadra c’è la carta che dovrebbe neutralizzare il mister preferenze delle ultime amministrative, Elpidio Micci da Grotte Santo Stefano: Frontini ha arruolato Marco Nunzi, che è sia imprenditore al Poggino, sia abitante della frazione.

Il contatto? In 11 punti promette ciò che viene chiesto da 20 anni: sistemazione di via dell’Industria, realizzazione dell’Apea, completamento delle opere di urbanizzazione, collegamento con la Cassia nord, supporto per l’accesso ai fondi europei e rapporto diretto con l’amministrazione. Il Comune entrerà nell’Apea? «Deve esserne assolutamente parte – dice - non sono però convinta che il consorzio sia la forma giuridica migliore, essendo a tutti gli effetti una partecipata. E’ stato quello il vulnus».
Perché Frontini dovrebbe riuscire laddove tutti hanno fallito? «La differenza è il metodo: la visione è comune, c’è spirito di squadra. Se nei primi sei mesi non avremo iniziato almeno una delle cose promesse, possono venire a cercarci». A proposito di squadra, le liste «saranno cinque, rappresentative di diverse realtà: formano un patto civico».

Frontini ha inglobato rappresentanti di vari settori, l’eventuale giunta potrebbe essere molto corposa. «Ho un’idea puntuale di come saranno organizzate le deleghe. Ogni settore corrisponderà a un assessorato. Ora presentiamo quello dei servizi ai cittadini, alle imprese e alla valorizzazione delle aree produttive. Sarà un punto qualificante sui servizi a domanda individuale: anagrafe, scuolabus, mense, sportello unico per le attività produttive, l’interfaccia tra amministrazione e utenza».

Quanti assessori, dunque? «Nel momento in cui avremo tanti fondi – continua - uno in più o in meno è il minore dei problemi: dobbiamo portare risultati, al primo tagliando poi valuteremo». A proposito di fondi, da dove arriveranno? «Alcuni giacciono da oltre 5 anni, ottenuti dalle passate amministrazioni, altri arriveranno dal Pnrr. Anche per le mie capacità professionali – conclude Frontini - penso di essere in grado di capire dove e con quali tempi accedere ai fondi e metterli in opera». Ieri intanto il Movimento 5 Stelle e Luisa Ciambella hanno presentato le rispettive sedi e liste.

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Il Messaggero