Un modo di votare alternativo. Un seggio dove i veleni della politica non attecchiscono. Anzi, ci si ritrova per una grigliata, una partita a bocce o anche a scopone scientifico....
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A scanso di equivoci, per presidente di seggio, scrutatori e forze dell'ordine non c'è alcuna pacchia: quello che si fa, si fa durante la pausa pranzo. Solo che qui si presentano possibilità che in altre sezioni non esistono, essendo un luogo di ritrovo. Ci sono la televisione, un campo da bocce, una cucina, le carte da gioco. E il luogo diventa occasione per socializzare anche durante il voto. «Saranno almeno 10 anni, se non di più – dice Marco Allegritti, presidente di seggio – che vanno avanti queste usanze». Perché i votanti dopo aver messo la croce sulla scheda elettorale si fermano a parlare o a fare una partita a bocce. Ci si conosce un po' tutti, alcuni portano da mangiare. Cose che accadono perfino con i rappresentanti di lista.
A volte per pranzo viene allestita una grigliata. «Ma qui intorno – continua Allegritti - si formano capannelli di persone che si fermano a prendere un po' di fresco o semplicemente a fare due chiacchiere». Gli aventi diritto nella sezione di Fastello sono 394. I risultati? Stare bene fa bene, pure quando c'è da scegliere il sindaco: al primo turno zero schede contestate, zero bianche, zero nulle, mai una contestazione. E sono pure sempre tra i primi a chiudere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero