Duplice omicidio, il procuratore Auriemma: «Stiamo cercando il figlio, ogni ipotesi è aperta»

Duplice omicidio, il procuratore Auriemma: «Stiamo cercando il figlio, ogni ipotesi è aperta»
Ricerche del presunto omicida estese in tutta Italia e indagini serrate sul luogo del delitto. A Viterbo polizia e magistrati sono sotto pressione. Il giorno dopo la scoperta del...

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Ricerche del presunto omicida estese in tutta Italia e indagini serrate sul luogo del delitto. A Viterbo polizia e magistrati sono sotto pressione. Il giorno dopo la scoperta del duplice omicidio di Rosa Franceschini, 79 anni, e Gianfranco Fieno, di 83, trovati senza vita nella loro abitazione, mentre il figlio che viveva con loro è irreperibile, stanno cercando di mettere insieme dettagli e pezzi di indagine.

 
Ermanno Fieno, di 44 anni, figlio della coppia, è scomparso da ieri sera. «Lo stiamo cercando», dice il procuratore capo del capoluogo laziale, Paolo Auriemma. Sull'uomo gli indizi sono schiaccianti, ma ufficialmente la Procura non lo ha ancora iscritto tra gli indagati per il duplice omicidio, nel fascicolo aperto sulla scrivania della pm Chiara Capezzuto. Squadra mobile e polizia scientifica sono in queste ore impegnati in nuovi riilievi ed esami nell'appartamento del quartiere Santa Lucia, periferia della città. 
  
«Devo aggiungere - ha spiegato Auriemma - che sono in corso le verifiche necessarie per avere un quadro il più ampio ed esastivo possibile sulla vicenda. Stiamo per affidare l'incarico a un esperto per l'autopsia sui corpi delle due vittime, che deve essere eseguita il prima possibile. Non sappiamo ancora quando è stato commesso il delitto, anche se un'idea ce l'abbiamo. Un ipotesi sul movente? E' assolutamente prematura».

E' stata la figlia della coppia, che non riuscendo a contattare padre e madre da oltre due giorni, aveva chiesto informazioni al fratello minore che viveva con loro. Proprio lui avrebbe risposto in maniera vaga, parlando di un ricovero in una clinica per anziani a Roma, senza specificare altro. Tanto è bastato per insospettire la donna, che ha contattato l'altro fratello maggiore e poi i vigili del fuoco che dall'autoscala, dalla finestra, hanno visto i due cadaveri nella abitazione, adagiati sul letto e ricoperti di nylon da imballaggi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero