Raccolta differenziata dei rifiuti nel Viterbese, ecco i comuni che sanno farla (e quelli no)

Raccolta differenziata dei rifiuti nel Viterbese, ecco i comuni che sanno farla (e quelli no)
Aumenta la raccolta differenziata nella Tuscia, eccezioni a parte. Lo dicono i dati dell'Istituto superiore per la ricerca e ambientale (Ispra) sul rapporto annuale dei...

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Aumenta la raccolta differenziata nella Tuscia, eccezioni a parte. Lo dicono i dati dell'Istituto superiore per la ricerca e ambientale (Ispra) sul rapporto annuale dei rifiuti urbani e sulla gestione della raccolta differenziata regionale. Nel 2016 il Viterbese ha avuto un +4% nei confronti dell'anno precedente, portando la percentuale della differenziata al 48,13 %, che vuol dire primo posto tra le provincie del Lazio. Dietro, 6 punti sotto ci sono Frosinone e Roma; ancora più indietro Latina e Rieti. Sono state 63.854 le tonnellate di raccolta differenziata nel 2016, a fronte di 132.676 dei rifiuti urbani.


A livello pro capite ogni viterbese ha prodotto 200 kg di differenziata e 415,90 di rifiuti urbani. Riguardo ai comuni ricicloni, sul podio quelli sotto i 10mila abitanti. Sul primo gradino sale ancora Oriolo Romano (77,23%), con un balzo in avanti del 16%, seguito da Nepi (76,63 %) con più 7%, e Calcata (75,47) con +3%. Fuori dalla zona medaglie Corchiano, che è sceso di quattro punti percentuali dall'anno prima, attestandosi al 75,10.

Nei comuni sopra i 10mila abitanti la classifica è guidata da Civita Castellana (73,72), più 6% e quinto posto assoluto nella classifica. A seguire c'è Montefiascone, con 70,61 (più 5%), mentre al terzo si è posizionato Viterbo con 46,46 (ma -3% sul 2016) che è anche l'unico dei centri maggiori a passo di gambero: il capoluogo nel 2015era al 49,05%. Al quarto posto c'è Tarquinia con 41,86, cresciuta poco più dell'1 per cento.


Fanalino di coda Vetralla con 17,31, che ha aumentato la differenziata appena dello 0,21. Le performance maggiori sono state quelle di Capranica, che da 18,86 è passata al 60,57 in dodici mesi: balzo in avanti di oltre il 40%. Castiglione in Teverina si è attestata al 70,52 (più 30%), poi Bomarzo 65,39 con più 28 %, Graffignano 41,97, più 23%. In diminuzione Farnese (-5%) Vignanello (-3%), Vallerano (-1%) Ronciglione (-0,5%). I fanalini di coda della differenziata - in pratica dove non si fa - sono invece Arlena di Castro(2,65%), Monteromano (2,83%), Orte (4,02%), Cellere (5,18%), Tuscania (6,01%). Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero