Diocesi di Civita Castellana, il vescovo Monsignor Rossi saluta per aver raggiunto i 75 anni di età. «Adesso attendo le decisioni del Santo Padre»

Diocesi di Civita Castellana, il vescovo Monsignor Rossi saluta per aver raggiunto i 75 anni di età. «Adesso attendo le decisioni del Santo Padre»
Oggi monsignor Romano Rossi compie 75 anni. Una data importante per il vescovo della diocesi di Civita Castellana, perché presenterà la lettera di rinuncia per...

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Oggi monsignor Romano Rossi compie 75 anni. Una data importante per il vescovo della diocesi di Civita Castellana, perché presenterà la lettera di rinuncia per raggiunti limiti di età come previsto dalle norme canoniche. Sarà il Papa, ovviamente, a decidere se e quando sostituirlo.

«Ho rimesso questa mattina nelle mani del Nunzio - ha scritto nei giorni scorsi al clero, collaboratori e fedeli - che la consegnerà al Santo Padre, per raggiunti limiti di età il mandato di Vescovo di Civita Castellana. Mi è stato chiesto di continuare il mio lavoro finché la Santa Sede non disponga diversamente. Continuiamo insieme a servire il Signore e il nostro popolo, con la responsabilità e la delicatezza che la nuova situazione richiede. Grazie a tutti e un abbraccio a ciascuno».Monsignor Rossi ieri mattina ha celebrato la messa nella chiesa di Chia, frazione di Soriano nel Cimino, poi è tornato in Curia. L'attuale vescovo guida la Diocesi, che si estende dalla provincia di Roma a Viterbo e conta 70 parrocchie, da quasi 14 anni essendo stato nominato vescovo a maggio del 2008. Il consenso nei sui confronti è stato sempre costante, perché si è messo a disposizione della comunità nei momenti più difficili. E' stato in prima fila nelle battaglie sociali, come la difesa dell'ospedale Andossilla, quella del territorio e per superare la crisi della ceramica. Non ha mai fatto mancare il sostegno ai sindaci e quelle persone che gli hanno chiesto una mano.«L'opera costante e instancabile di apostolato nella diocesi - hanno sottolineato i sacerdoti - espressa con paterna attenzione ai bisogni della collettività, le sue energie pastorali spese nel vasto territorio della diocesi, la sua grande capacità di comunicazione magistrale, sono doni immensi per la comunità. Perché scuotono le coscienze e fanno riflettere sui veri valori a cui si deve fare riferimento. Tutti i fedeli desiderano dimostrare e rinnovare la propria stima e un sincero grazie, per il servizio generoso e instancabile del buon pastore, che ama il gregge a lui affidato, con un amore ricco di umanità».

Dal mondo del clero locale sono stati ricordati «progetti, attese e passi compiuti insieme: dal 2008 a oggi la diocesi ha condiviso con il suo pastore importanti tappe. Mete sognate e insieme raggiunte. Quello della comunità diocesana vuole essere un augurio semplice, che proviene dal cuore. Certi di interpretare i sentimenti dei presbiteri, diaconi, religiosi e religiose, seminaristi e fedeli di tutta la diocesi, ringraziamo il Signore di averci mandato Rossi come vescovo».

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Il Messaggero