Dai sequestri alla confisca, tutti i beni tolti a Marchetti imprenditore evasore

Finanza
Dai sequestri alla confisca. Con la misura patrimoniale scattata ieri Elio Marchetti è stato spogliato di tutti i suoi beni materiali e immateriali. Si tratta di beni che...

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Dai sequestri alla confisca. Con la misura patrimoniale scattata ieri Elio Marchetti è stato spogliato di tutti i suoi beni materiali e immateriali. Si tratta di beni che erano stati già sequestrati preventivamente nel corso degli ultimi anni.

Maxi confisca da 8 milioni di euro: i beni di Elio Marchetti passano alla Stato

Due i sequestri, entrambi da oltre 4 milioni di euro, confluiti nella misura della confisca. «Il provvedimento - spiegano finanza e stradale che hanno condotto le indagini -conferma quanto precedentemente disposto dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura di Viterbo, con cui erano state applicate la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni nei confronti del medesimo soggetto». Tra i beni oggetto di confisca rientrano numerosi immobili ed autovetture, un’imbarcazione, quote di società, il tutto riconducibile all’imprenditore viterbese.

I beni confiscati sono stati affidati ad un amministratore giudiziario, al fine di consentire la regolare prosecuzione delle attività commerciali nei punti vendita attivi ed il mantenimento dello stato patrimoniale dei soggetti giuridici interessati dalla misura. Tra gli immobili confiscati ci sono una concessionaria e un salumificio. E ancora 199 autovetture, 50 motocicli, un’imbarcazione, quote di società (operanti in svariati settori: commercio di autoveicoli, commercio di motocicli, attività immobiliari), il tutto sarebbe riconducibile a Elio Marchetti ma, sotto il profilo prettamente giuridico, fittiziamente intestato a due distinte società di capitali. Beni ora nelle disponibilità dello Stato che potrà gestirli o decidere di rivenderli.

Le imprese in attività continueranno a esistere e i dipendenti a percepire uno stipendio. Mentre moto, barche e auto con tutta probabilità saranno messe all’asta. «L’obiettivo di queste misura - concludono finanza e strale -  è quello di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati dalla cd. “criminalità da profitto”, ovvero da coloro i quali, lungi dall’essere occasionali evasori, vivono di traffici delittuosi o traggono il proprio reddito dai proventi dell’attività criminale».

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Il Messaggero