Da residenza nobiliare a location per matrimoni da sogno: la nuova vita del castello di Civitella Cesi

Il castello di Civitella Cesi, Blera
Un set perfetto per giurarsi amore eterno, dall’altare nella piccola chiesa ai festeggiamenti nel borgo. Nuova vita per il castello di Civitella Cesi: l’immobile nella...

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Un set perfetto per giurarsi amore eterno, dall’altare nella piccola chiesa ai festeggiamenti nel borgo. Nuova vita per il castello di Civitella Cesi: l’immobile nella frazione di Blera è stato venduto all’asta a una cordata di imprenditori di Civitavecchia, guidati dalla società multiservizi “La Rosa Multiservi srl”. Nei prossimi giorni la firma del contratto di compravendita e, quindi, inizieranno i lavori di ristrutturazione. L’obiettivo è trasformarlo in struttura ricettiva, location per eventi e matrimoni con target che punta a rivolgersi anche all’estero.


Il castello era stato inserito tra i beni in dismissione come da piano straordinario delle alienazioni previsto nella legge di bilancio 2019. Ora l’Agenzia del Demanio ha completato le procedure di gara e ha aggiudicato la struttura alla società guidata da giovani imprenditori. “Il nostro augurio – commenta il sindaco Elena Tolomei - è che inizi una nuova fase di questo bene fortemente identitario per la frazione. Inoltre, auspichiamo che l’entusiasmo e l’energia dei giovani riesca a promuovere un progetto imprenditoriale indispensabile per Civitella Cesi”.

Il castello, realizzato nell’XI secolo, è passato di mano tra diverse casate nobiliari. Sempre gestito da privati, era utilizzato come residenza di campagna. In tempi più recenti i Torlonia lo hanno ceduto a terzi i quali, a loro volta, l’hanno venduto alla Maremma srl, società riconducibile al faccendiere Valter Lavitola, alla quale venne sequestrato nel 2012. Diventa quindi bene a gestione del Demanio, messo poi all’asta per un prezzo base di 340mila.


La struttura si compone di 1300 metri quadrati di cui 1234 coperti e 894 scoperti, suddivisi tra da piano terra, primo, secondo e terzo piano. L’accesso principale è in pieno stile medievale: si entra da un grande portone raggiungibile tramite un piccolo ponte in pietra che collega il castello alla piazza. Già la società Maremma aveva iniziato alcuni interventi per trasformarlo in struttura ricettiva. “Siamo fiduciosi – continua il sindaco – che questa sia l’occasione per creare posti di lavoro sia durante la ristrutturazione sia una volta avviata l’attività turistica. Inoltre, i nuovi proprietari sono consapevoli della vita del borgo, conoscendolo e frequentandolo da anni. Per questo, avevano gli elementi per presentare un progetto valido di rilancio che faremo in modo diventi il fulcro del marketing territoriale dell'intera area”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero